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    Cristiano Lucarelli su Parma, Empoli, Livorno e Fiorentina

    Cristiano Lucarelli su Parma, Empoli, Livorno e Fiorentina

    • L.C.
    Per i fratelli Lucarelli l’ultima domenica è stata davvero strana. Perché Cristiano Lucarelli, che oramai ha chiuso con il calcio giocato da 3 anni, in panchina alla guida della sua Pistoiese ha vinto il derby con il Prato che la città e la tifoseria aspettavano a distanza di 9 anni dall’ultima volta in serie C. Invece suo fratello Alessandro era in campo a Torino per subire la scoppola più pesante nella storia del Parma, sommerso da ben 7 gol (e senza farne nemmeno uno) allo Juventus Stadium. Due partite opposte, anche se di categorie ben diverse, che però certificano un momento non certo memorabile per il difensore gialloblù e, al contrario, fanno sì che Cristiano sia uno dei personaggi più in vista del girone B di Lega Pro in purissima salsa toscana.
    Mister, partiamo proprio da qua. Lei vince il derby e suo fratello ne prende 7 dalla Juve: cosa vi siete detti domenica sera?
    «Una bella risata, soprattutto mia, visto che le parti si erano invertite rispetto a una settimana fa.- ha raccontato al quotidiano Il Tirreno - Lui, infatti, aveva battuto 2-0 l’Inter mentre io portavo a casa il 3-0 che la Pistoiese aveva beccato a Santarcangelo».
    Già, la Pistoiese. Squadra quasi invincibile in casa (5 vinte e un ko contro l’Ascoli capolista alla prima giornata) e però finora troppo tenera in trasferta…
    «È il difetto che paghi ad avere una delle squadre più giovani dell’intero girone con l’età media che non supera i 22 anni. Finora i risultati dicono che in casa ci galvanizziamo, specialmente quando giochiamo sotto la curva Nord, mentre fuori abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilità. Certo è che domenica abbiamo vinto contro il Prato e io sono già in allarme: finora, dopo grandi prestazioni, la domenica seguente facciamo flop. Speriamo di invertire la tendenza a Lucca».
    Cambiamo scenario e torniamo a suo fratello: al Parma le cose non stanno andando proprio bene: preoccupato?
    «Rispetto allo scorso anno ci sono evidenti difficoltà, ma Donadoni è talmente bravo che supererà alla grande questo momento: in zona salvezza ci sono tante squadre nel giro di pochi punti e il Parma ha le carte in regola per farcela. Visti anche i miei trascorsi lì, faccio il tifo per loro».
    Le toscane di serie A vanno a corrente alternata: cosa succede a Empoli e Fiorentina?
    «Io ho una grande ammirazione per Maurizio Sarri, penso che sia uno dei più bravi allenatori in Italia in questo momento, è uno capace di tenere unita la squadra: in una realtà piccola come Empoli la mano dell’allenatore conta eccome e lui è un valore aggiunto. La Fiorentina sta vivendo un anno di difficoltà rispetto alle previsioni: credo però che la gente prima di criticare farebbe bene a pensare a quello che finora ha fatto Montella».
    Chiudiamo con la serie B: il “suo” Livorno è nel gruppone in testa al campionato. Come andrà a finire?
    «Secondo me bene. Il Livorno e il Catania hanno gli organici più forti della B, un campionato dove conta tanto il parco attaccanti che hai a disposizione. In questo momento, Gautieri può permettersi il lusso di tenere in panchina gente come Jefferson e Galabinov e questo la dice lunga sul potenziale del Livorno. Nel calcio il 90% dei problemi si risolvono con quelli che la buttano dentro, perciò...»

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