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    Crisi Rooney: a van Gaal serve una punta

    Crisi Rooney: a van Gaal serve una punta

    Solo due reti in tre partite di Premier League. Il Manchester United si consola con l'imbattibilità mantenuta per la terza partita consecutiva in Premier, ma in attacco i problemi restano evidenti. Wayne Rooney è arrivato a 10 partite consecutive senza segnare (858 minuti nella sola Premier League). L'ultimo suo gol risale al 4 aprile contro l'Aston Villa. Da allora 9 partite senza reti in Premier league più la gara di Champions contro il Bruges. Ha saltato solo la sfida con l'Arsenal delle 7 totali nel finale della scorsa stagione.

    NON SA PIU' SEGNARE - Rooney si è prestato lo scorso anno a diverse soluzioni tattiche: è finito ad adattarsi perfino da centrocampista. La sua disponibilità si è tradotta naturalmente in una stagione negativa sul piano realizzativo. In Premier ha chiuso a 12 reti, ben al di sotto della sua media nel decennio United che è di 23 gol a stagione. Ora, tornato al centro dell'attacco, sembra pagare le anomalie tattiche dello scorso anno con una scarsa vena realizzativa (l'unico pallone messo nel sacco gli è stato annullato per fuorigioco contro il Newcastle).

    LE ALTERNATIVE - Con un Depay in crescita e uno Januzaj ancora troppo discontinuo, l'impressione è che la squadra abbia bisogno di qualcosa in più dal mercato, ma van Gaal risponde picche. La filosofia dell'olandese non è quella di aggiungere una prima punta, quanto piuttosto sfruttare le diverse alternative offensive della squadra, che può vantare al momento in rosa anche Chicharito Wilson (e nelle interviste van Gaal cita pure Fellaini, che pura punta non è ma può giocare dietro l'attaccante unico nel 4-2-3-1). Di certo rispetto al passato c'è un'impostazione diversa nella costruzione complessiva dell'attacco. Ferguson amava infatti il "gioco delle coppie", ovvero l'utilizzo di giocatori simili ed intercambiabili, ma con l'alternanza di van Gaal, invece, i problemi rimangono.

    CHI PER L'ATTACCO? - 
    Anche lo scorso anno la partenza fu a rilento in attacco, con 2 sole reti nelle prime tre gare (ma ben 3 subite). Da quel momento in poi, tuttavia, la squadra fece 11 gol in 5 partite e i problemi maggiori rimasero dietro. Oggi, alla luce di quanto mostrato dai Red Devils, servirebbe davvero poco (dal punto di vista numerico) per poter pensare ad un Manchester United veramente competitivo per puntare al titolo. I nomi sul mercato si sono sprecati, ma perso Pedro che è finito al Chelsea e con Cavani blindato al PSG, la rosa si restringe a nomi roboanti e clamorosi che corrispondono a Neymar, Muller Bale. Nomi altisonanti e difficilmente raggiungibili. Tanto che i dubbi di van Gaal al momento rimangono, mentre le alternative a Rooney, invece, scarseggiano.

    Giovanni Armanini
    @armagio

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