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    Crisi Juventus, Allegri pensa a vecchie e nuove soluzioni. Chiesa-Vlahovic e Alcaraz, chi può avere spazio

    Crisi Juventus, Allegri pensa a vecchie e nuove soluzioni. Chiesa-Vlahovic e Alcaraz, chi può avere spazio

    • Cristiano Corbo
    Qualcosa di diverso: ecco cosa serve alla Juventus. Che un conto è dirlo, immaginarlo, pianificarlo. Tutt'altra storia è metterlo in pratica, soprattutto quando c'è la ricerca - ancor più opprimente - del risultato. Allegri però tiene la barra dritta: ha parlato alla squadra e ora aspetta le risposte necessarie per tirare le somme. Non ha fatto drammi, non ne fa mai. Piuttosto, cerca le soluzioni più immediate ed efficaci, l'obiettivo è trovare l'uscita dalla crisi prima di piombare in un'emergenza vera. 

    CAMBIO MODULO? - Il primo passaggio per cambiare le cose è spesso cambiare se stessi. Per una squadra è quasi sempre un discorso di modulo, oltre che di uomini e mentalità. Ecco: non ci sono avvisaglie che portino in questa direzione, non ci sono indizi. L'obiettivo del tecnico e della squadra è ripartire dai fondamentali, così come capitato nei due-tre periodi davvero complicati della passata stagione. "Stare zitti e lavorare" non è solo un modo di dire, è diventata l'unica cosa che conta. E anche l'ipotesi tridente, tanto stuzzicata sui social, non ha dato risposte concrete nel tentativo (neanche così disperato) di recuperare sull'Udinese.

    RECUPERARE UOMINI - Sarà fondamentale però recuperare uomini, così da ritrovare realmente fiducia. Esiste una Juventus con Vlahovic e un'altra senza Dusan, i numeri in questo senso sono abbastanza chiari. Ma esiste una Juve - per atteggiamento, prevalentemente - con Danilo e un'altra senza il suo capitano. Il brasiliano, squalificato con l'Udinese, ha sempre garantito quel carisma che allo Stadium è mancato in maniera netta. Ritrovarlo sarà parte della soluzione, così come il ritorno di Chiesa al 100% sarà altra manna dal cielo e non solo un racconto di occasioni perdute. Eccoci, dunque: ripartire da Federico e Dusan. Farlo con più continuità possibile. Farlo per ritrovare gol, ma anche e in particolare giocate e peso offensivo. Potrebbe fare tutta la differenza. 

    MENO CONFUSIONE - Dopo una settimana di parole, poi, toccherà ad Allegri ritrovare la direzione giusta, eliminando quelle sensazioni da bussola impazzita di lunedì sera: dai cambi alle scelte tattiche, la sensazione è che il tecnico, così osannato per la lettura delle partite, non sia riuscito a raddrizzare i suoi, o almeno a fornire un supporto potenzialmente determinante. Il "passettino alla volta" c'è stato, ma all'indietro. Dalla gestione di Yildiz all'inserimento di Alcaraz, di soluzioni a Verona non mancheranno. Lasciare qualcosa d'intentato sarebbe perseverare: diabolico.

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