Crisi Fiorentina:| Arriva Andrea Della Valle
Andrea della Valle è corso oggi al capezzale di questa Fiorentina malata: la parola d'ordine è una sola, reagire e fare quadrato per cercare di raggiungere prima possibile l'obiettivo della salvezza, poi si tireranno le somme di una stagione in cui di errori, a tutti i livelli, ne sono stati commessi tanti.
Il patron viola è arrivato a Firenze all'ora di pranzo e di lì a poco ha raggiunto il Centro sportivo: solo per qualche ora non si è incrociato col ct azzurro Cesare Prandelli, suo allenatore per cinque anni ancora adesso rimpianto da molti tifosi, che insieme al proprio staff - proseguendo il giro tra tutti i club del campionato - aveva seguito in mattinata l'allenamento dei viola soffermandosi poi con Delio Rossi.
Quella di Della Valle è stata una 'full immersion': è rimasto al Centro fino al tardo pomeriggio seguendo il lavoro sul campo, parlando con i giocatori, confrontandosi con Rossi e propri collaboratori per cercare di capire i problemi ma soprattutto spronare l'ambiente a reagire ribadendo la vicinanza della proprietà. Il patron, che dovrebbe parlare domani, starà accanto alla squadra fino alla partenza per la trasferta di sabato con il Milan. Sfida proibitiva per i viola che hanno perso sei volte nelle ultime nove. Oltretutto Rossi sarà alle prese con una vera emergenza per la squalifica di Cerci e Montolivo (per sostituirlo sono in ballottaggio Lazzari, Olivera e Kharja), gli infortuni di Gamberini e Kroldrup per infortunio e le condizioni non ottimali di Amauri, che pure oggi ha lavorato a parte, e Cassani che ha lasciato anzitempo il campo: al suo posto nella partitella pomeridiana ha giocato De Silvestri.
Sulla crisi viola è intervenuto il tecnico dello Zenit San Pietroburgo Luciano Spalletti: «Firenze può risolverla a patto torni a rendere il Franchi una bolgia e non una chiesa - ha detto a Lady Radio - Quando lo stadio prende in mano la situazione e spinge la sua squadra il pallone poi va in porta da solo, lo posso ben dire visto che a Firenze ho giocato. Rossi? È bravissimo, lo dice la sua carriera. Bisogna smetterla col gioco al massacro e il clima di sfiducia. E Jovetic coi mezzi che ha deve ora fare qualcosa di piu». Domani infine una delegazione viola si recherà a Catania per consegnare al centrocampista siciliano Almiron il Cartellino viola per il miglior gesto di fairplay di febbraio: gli elogi a Buffon dopo una gran parata su un suo tiro.