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    Criscito, 31 anni e tanta nostalgia di Serie A: Inter e Napoli ci pensano

    Criscito, 31 anni e tanta nostalgia di Serie A: Inter e Napoli ci pensano

    • Giovanni Daloiso
    L'imminente mercato invernale, quello che permetterà alle squadre di apportare i ritocchi definitivi in vista del rush finale, potrebbe fare da cornice al ritorno di una vecchia conoscenza della Serie A: Domenico Criscito. Trentuno anni compiuti oggi, il terzino di Cercola, svezzato dalla Juventus e lanciato ad alti livelli dal Genoa (che gli ha anche aperto le porte della Nazionale), è in scadenza con lo Zenit San Pietroburgo, squadra in cui milita dal 2011: Roberto Mancini, che occupa dalla scorsa estate la panchina russa, l'ha sempre impiegato con continuità, ma il rinnovo di contratto, che tarda ad arrivare, oltre alla volontà di tornare in Italia di cui non ha mai fatto mistero nemmeno il suo agente Andrea D'Amico, aprono spiragli di un certo livello. In questo momento le squadre del nostro campionato più accreditate per il suo ingaggio sono Inter e Napoli, per ragioni di natura differente, ma che avrebbero tutte le carte in regola per permettergli di onorare nel miglior modo possibile la fase finale della sua carriera.

    PERCHE' INTER - La squadra nerazzurra è ripiombata da qualche settimana in una crisi di risultati che ne ha messo a nudo tutte le lacune, nonostante un brillante inizio di stagione. Il primo a finire sul banco degli imputati è stato Davide Santon a causa della sua solita, perseverante discontinuità mostrata nelle ultime prove, nonostante l'ottimo rendimento di inizio stagione che fatto credere ai più che si potesse assistere alla sua definitiva rinascita. Alle sue spalle, l'incognita Dalbert, costato 20 milioni di euro più bonus ma lontano parente del giocatore intraprendente visto a Nizza e Nagatomo, un altro elemento che in nerazzurro sta mostrando più ombre che luci. A Milano, Criscito ritroverebbe Luciano Spalletti, che lo ha allenato per tre stagioni proprio allo Zenit, e tra i due è sempre corso buon sangue, come dimostrano le attestazioni di stima reciproca. Le uniche perplessità riguardanti l'approdo del difensore in nerazzurro sono costituite dal prezzo del suo cartellino, valutato dai russi 15 milioni, stando alle dichiarazioni del suo agente: per l'Inter, club nella morsa del Fair Play Finanziario, si tratterebbe di un investimento difficile da sostenere a gennaio.

    PERCHE' NAPOLI - Alla luce dello stato di forma del reparto difensivo, non è da escludere un approdo di Domenico Criscito al Napoli: l'assenza di Ghoulam sulla fascia sinistra perdurerà (almeno) fino a febbraio, e Mario Rui, nonostante le garanzie offerte finora, non potrà rimanere per settimane cruciali l'unico terzino sinistro di ruolo in una rosa che si giocherà tutto per lo scudetto, oltre agli asfissianti impegni di Europa League. Sarri è storicamente refrattario al turnover; ma quest'anno la reale possibilità di vincere il trofeo più ambito non potrà che indirizzarlo su alternative valide. Un altro aspetto da non sottovalutare è quello geografico: nato a pochi chilometri dal Vesuvio, Criscito ha lasciato la Campania nel lontano 2002, quando a 16 anni il Genoa lo ha aggregato alle formazioni giovanili, di conseguenza un ritorno a casa è un'ipotesi da non sottovalutare per il giocatore, che è stato vicinissimo a vestirsi di azzurro già nel 2011, prima che tutto saltasse a causa dell'inserimento dello Zenit.

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