NICOLA FOSSELLA
Crisanti lascia Padova e va allo Spallanzani, anzi no: nasce il 'mercato' dei virologi
IN BILICO - Come riferisce l'edizione odierna de Il Messaggero infatti, nei dialoghi tra lo scienziato romano e la Regione Lazio sono emersi alcuni punti di rottura. Il più importante, riguarda i tamponi antigenici rapidi, quelli che in venti minuti danno il responso. Crisanti si è scagliato a più riprese contro questo strumento, definendolo non attendibile perché non individua tutti i positivi, ma questa sua posizione si scontra con quella di altri scienziati e, soprattutto, va contro la linea di Veneto e Lazio: i tamponi rapidi sono una parte importante del sistema di prevenzione delle due regioni. Tanto che, nella giornata di ieri, proprio lo Spallanzani ha difeso questo sistema di screening rapido con un comunicato: "La riduzione di sensibilità, peraltro solo per le cariche virali basse, è ampiamente bilanciata da rapidità di risultato, semplicità di esecuzione e compatibilità con screening di grandi dimensioni". La trattativa si blocca, proprio come nel calcio: la svolta surreale, gli intrighi del mercato arrivano nel mondo della virologia.
SCONTRI IN TV - E mentre il mercato infiamma, prosegue la lunga serie di scontri in tv tra epidemiologi e virologi che ha caratterizzato gli ultimi mesi in Italia. Una lotta di classe, evidenzia Il Corriere della Sera, che ha sollevato qualche perplessità: "Dove trovano il tempo di stare sempre in tv a litigare?". Dal professore Alberto Zangrillo in contrasto con il collega Massimo Galli, responsabile Malattie infettive del Sacco di Milano, a Matteo Bassetti del San Martino di Genova. Fino all'ultimo botta e risposta tra il professore Giorgio Palù e il suo allievo, proprio Andrea Crisanti: "Guardate che Crisanti è un esperto di Zanzare. E' un entomologo" afferma Palù. Risponde Crisanti: "Io comunque mi sento vicino al PD".