AFP/Getty Images
Cris a CM: 'Torino, punta forte su Ederson'
E' uno dei calciatori dotati del maggior talento naturale fra quelli che bazzicano i campi della Serie A, anche se, di primo acchito, ben pochi fra i semplici appassionati lo inserirebbero in questo ristretto novero. E ciò perchè in effetti quei campi li bazzica piuttosto di rado, Ederson Honorato Campos, fermato da troppo infortuni e ormai chiuso nella Lazio che viaggia spedita dietro le pretendenti allo Scudetto; una situazione che gli apre le porte della cessione, con il Torino ad aver mostrato interesse rispetto alla proposta di Lotito. Un'esclusiva CM ripresa ormai da tutti gli ambienti che si occupano di calciomercato. A parlarci del 29enne brasiliano è il suo connazionale Cris, colonna della Seleçao di inizio secolo, che era capitano di quell'Olympique Lyonnais in cui il laziale si fece conoscere alle platee d'Europa.
Cris, cosa ricorda del suo compagno di squadra, Ederson?
Ricordo un grande calciatore e soprattutto un ragazzo fantastico.
Cosa faceva?
E' uno di quelli che si possono definire “amici di tutti”, oppure “uomini spogliatoio” se vogliamo essere più seri: disponibile, sorride sempre, sosteneva i compagni specie quando attraversavano momenti difficili, o quando si facevano male, e soprattutto non ha mai vissuto la concorrenza in maniera negativa, con invidia o cose simili. E questa in particolare è una cosa molto rara nel calcio, credetemi.
E il calciatore?
Il calciatore aveva un grande talento, non a caso si impose in quella squadra che pure vinceva tutto e aveva fior di campioni, da Gourcuff a Lacazette, a Gomis, Toulalan, Michel Bastos, Govou, Benzema e tutti gli altri. Una squadra incredibile, in cui lui stava benissimo.
Ce lo può descrivere?
La sua maglia è la 10, poi magari quando sei circondato da campioni che sono in un gruppo da più tempo di te...non te la danno, ma comunque lui è un 10 per natura. Un trequartista. Ma siccome è disponibile non solo con i compagni, bensì pure con l'allenatore, sa anche stare più largo se serve, per esempio a sinistra, e anche qualche metro più indietro.
Secondo lei, perchè in Italia non è ancora esploso?
Non saprei, non voglio parlare di dinamiche che non conosco. Sicuramente è stato sfortunato, da un punto di vista fisico è stato bersagliato di guai. Posso solo dire che credo che uno come lui dovrebbe essere mandato in campo ogni qualvolta è a disposizione, questo sì.
Gli consiglierebbe di andare al Torino?
Perchè no? In realtà non ha bisogno di consigli, è intelligente e sufficientemente esperto per scegliere al meglio da sé. Ma in linea generale, diciamo, se in una squadra sei chiuso e la situazione si trascina da un po', faresti bene ad accettare un'altra compagine che ti faccia giocare, a meno che non ci siano delle grosse controindicazioni.
E il Torino ne presenta?
Non mi pare proprio, per quel che posso dire da spettatore esterno. E' un club storico, gioca nella medesima categoria, e in più se non sbaglio frequenta pure le coppe europee. Magari nel campionato attuale ha qualche ambizione in meno, ma il fatto di tornare un giocatore importante potrebbe compensare.
Non dovrebbe covare perplessità sulle sue condizioni fisiche?
Non lo so, non credo e comunque ripeto che uno come lui dovrebbe giocare sempre quando si può, nel Torino farebbe sicuramente la differenza, diventerebbe un idolo per i tifosi.
E Cris, invece, ha definitivamente lasciato?
A questo punto direi di sì. Sono tornato in patria, ho vissuto una bella stagione con il Vasco, magari avrei continuato ancora per un anno ma così non è stato. Ora sono fermo da un po', in carriera mi sono tolto mille soddisfazioni, ho vinto campionati da capitano, ho vestito a lungo la maglia della Seleçao, ho quasi 38 anni quindi può andare bene così.
Cris, cosa ricorda del suo compagno di squadra, Ederson?
Ricordo un grande calciatore e soprattutto un ragazzo fantastico.
Cosa faceva?
E' uno di quelli che si possono definire “amici di tutti”, oppure “uomini spogliatoio” se vogliamo essere più seri: disponibile, sorride sempre, sosteneva i compagni specie quando attraversavano momenti difficili, o quando si facevano male, e soprattutto non ha mai vissuto la concorrenza in maniera negativa, con invidia o cose simili. E questa in particolare è una cosa molto rara nel calcio, credetemi.
E il calciatore?
Il calciatore aveva un grande talento, non a caso si impose in quella squadra che pure vinceva tutto e aveva fior di campioni, da Gourcuff a Lacazette, a Gomis, Toulalan, Michel Bastos, Govou, Benzema e tutti gli altri. Una squadra incredibile, in cui lui stava benissimo.
Ce lo può descrivere?
La sua maglia è la 10, poi magari quando sei circondato da campioni che sono in un gruppo da più tempo di te...non te la danno, ma comunque lui è un 10 per natura. Un trequartista. Ma siccome è disponibile non solo con i compagni, bensì pure con l'allenatore, sa anche stare più largo se serve, per esempio a sinistra, e anche qualche metro più indietro.
Secondo lei, perchè in Italia non è ancora esploso?
Non saprei, non voglio parlare di dinamiche che non conosco. Sicuramente è stato sfortunato, da un punto di vista fisico è stato bersagliato di guai. Posso solo dire che credo che uno come lui dovrebbe essere mandato in campo ogni qualvolta è a disposizione, questo sì.
Gli consiglierebbe di andare al Torino?
Perchè no? In realtà non ha bisogno di consigli, è intelligente e sufficientemente esperto per scegliere al meglio da sé. Ma in linea generale, diciamo, se in una squadra sei chiuso e la situazione si trascina da un po', faresti bene ad accettare un'altra compagine che ti faccia giocare, a meno che non ci siano delle grosse controindicazioni.
E il Torino ne presenta?
Non mi pare proprio, per quel che posso dire da spettatore esterno. E' un club storico, gioca nella medesima categoria, e in più se non sbaglio frequenta pure le coppe europee. Magari nel campionato attuale ha qualche ambizione in meno, ma il fatto di tornare un giocatore importante potrebbe compensare.
Non dovrebbe covare perplessità sulle sue condizioni fisiche?
Non lo so, non credo e comunque ripeto che uno come lui dovrebbe giocare sempre quando si può, nel Torino farebbe sicuramente la differenza, diventerebbe un idolo per i tifosi.
E Cris, invece, ha definitivamente lasciato?
A questo punto direi di sì. Sono tornato in patria, ho vissuto una bella stagione con il Vasco, magari avrei continuato ancora per un anno ma così non è stato. Ora sono fermo da un po', in carriera mi sono tolto mille soddisfazioni, ho vinto campionati da capitano, ho vestito a lungo la maglia della Seleçao, ho quasi 38 anni quindi può andare bene così.