Getty Images
CremoneseMania: il cuore non basta per tagliare la testa al Toro
Uno dei punti da cui ripartire è sicuramente l’atteggiamento del secondo tempo, coinciso con il cambio modulo adottato da Ballardini. Nel pre partita l’ex Genoa aveva spiegato che in rosa non c’è un vero e proprio regista, nonostante Castagnetti e Meité possano giocare in quella posizione. Dopo aver iniziato la gara con il francese in regia, nel secondo tempo ha deciso di rinunciare del tutto al “centrale” per passare ad un 3-4-3 più verticale, con Afena-Gyan e Okereke ai lati di Tsadjout. Mossa che si è rivelata vincente, dato che la Cremonese (complice anche un calo fisico del Torino) è riuscita ad attaccare con più fluidità.
La classifica però è sempre la stessa, triste e complicatissima: la salvezza dista dieci punti e il calendario non è dei più semplici, considerando che il prossimo avversario è la Roma di Mourinho (in cerca di vendetta per l’eliminazione in Coppa). La permanenza in Serie A resta un miraggio, ma per chiudere “con onore” il campionato non serve affatto un miracolo: i mezzi per vincere e continuare a sperare ci sono, basta crederci fino in fondo. A tal proposito è da premiare l’atteggiamento dei tifosi grigiorossi: nonostante tutte le difficoltà di questa stagione, anche ieri sera i 415 del Settore Ospiti hanno cantato insieme alla squadra mostrando tutto il loro supporto. Una spinta di cui la Cremo ha bisogno per affrontare le rimanenti gare di campionato.