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    CremoneseMania: Dessers, dulcis in fundo. Ballardini tiene in vita il sogno salvezza

    CremoneseMania: Dessers, dulcis in fundo. Ballardini tiene in vita il sogno salvezza

    • Lorenzo Coelli
    Cremonese, meglio tardi che mai! Con la vittoria per 1-0 sull’Empoli che ha aperto la 30ª giornata di Serie A i grigiorossi sono riusciti ad inanellare una striscia positiva di risultati utili consecutivi per la prima volta in stagione. Poco importa se al termine del campionato mancano solo otto giornate: la distanza dalla zona salvezza si è accorciata (ora i punti di distacco dallo Spezia sono 7) e, a prescindere da quale sarà l’esito finale, la squadra di Ballardini sta mostrando che farà tutto il possibile per restare in Serie A.  

    Ci è voluto più del previsto, ma nel girone di ritorno la Cremonese è riuscita finalmente a cambiare marcia: 11 punti in 11 partite varrebbero la salvezza in un’eventuale classifica dal 28 gennaio in poi. Dopo aver fatto tanti esperimenti (nonostante i pochi giocatori a disposizione) dalla sfida con l’Atalanta del 1° aprile sembra che mister Ballardini abbia trovato la quadra, sia in termini di atteggiamento che nei principi di gioco. Uno che l’ha trovata è sicuramente Dessers: il grande acquisto estivo sta tornando il rapace d’area visto l’anno scorso in Conference League e l’impatto nelle sfide con Sampdoria ed Empoli (1 gol e 1 assist) fa ben sperare per il finale di stagione. Giusto sottolineare anche il lavoro sporco della sua spalla, Frank Tsadjout. Il classe ‘99 cresciuto nel Milan non brilla per prolificità, ma è incredibile l’intensità con cui lotta su tutti i palloni cercando sempre il recupero o la sponda giusti per mandare in porta i compagni.

    A mettere la firma su questa pesantissima vittoria della Cremonese sono stati anche Vasquez e Meité, due dei pochi elementi della rosa che già conoscevano la Serie A e dai quali ci si sarebbe aspettati fin da subito un contributo importante. Il messicano invece stava per dire addio dopo essere finito ai margini con Alvini, ma Ballardini (con cui ha lavorato a Genova) ha saputo recuperarlo e soprattutto valorizzare le sue caratteristiche da stopper che ringhia sugli attaccanti avversari. Meité ha finalmente alzato il ritmo in campo con giocate precise e contrasti decisivi, ma secondo il tecnico grigiorosso può migliorare ancora (“nemmeno lui sa quanto è forte” ha dichiarato nel post partita). Per dimostrare che questi sei punti non sono frutto del caso, la Cremonese dovrà sfruttare al meglio le prossime partite di campionato, rispettivamente contro Udinese, Verona, Milan e Spezia. Anche se non dovesse concretizzarsi la clamorosa rimonta salvezza, è giusto che i grigiorossi ci provino fino in fondo.
     

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