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    CremoneseMania: dal sogno di Coppa all’incubo in campionato, bisogna almeno salvare la faccia

    CremoneseMania: dal sogno di Coppa all’incubo in campionato, bisogna almeno salvare la faccia

    • Lorenzo Coelli
    Sono passati meno di quattro giorni dalla magica serata di Roma che ha visto la Cremonese accedere alle semifinali di Coppa Italia, eppure la gioia dell’Olimpico ha presto lasciato spazio alla desolazione che ormai caratterizza la Serie A dei grigiorossi.

    La sconfitta per 2-0 contro il Lecce, che ha visto protagonisti tanti ex (dai marcatori Baschirotto e Strefezza a mister Baroni) è l’ennesima occasione sprecata per dare un senso alla lotta salvezza, ormai sempre più lontana. Il grande paradosso è che, con Alvini prima e Ballardini poi, i grigiorossi hanno sempre fatto ottime prestazioni contro le grandi per poi faticare troppo con le dirette concorrenti, tornando spesso a casa a mani vuote. Il risultato è una classifica triste, condita da zero vittorie (unica squadra nei top cinque campionati europei a non aver ancora vinto) e punto di partenza di un loop infinito che vede la Cremonese sfiduciata e scarica proprio a causa di un piazzamento che si è “costruita” da sola.

    C’è ancora tempo per raddrizzare (per quanto possibile) una stagione che appare sin qui maledetta: la piazza grigiorossa ha atteso ventisei anni per calcare nuovamente i palcoscenici della Serie A e merita almeno qualche soddisfazione. L’incredibile percorso in Coppa Italia, che proseguirà ad aprile con la doppia sfida alla Fiorentina, non nasconde le troppe delusioni raccolte in campionato. A preoccupare non è solo il calendario di febbraio (che vedrà i grigiorossi affrontare Napoli, Torino e Roma), ma anche la cronica incapacità della Cremonese di vincere e i tanti errori grossolani che hanno condannato i grigiorossi a questa classifica. Fattori inquietanti con i quali si rischia di scrivere (in negativo) la storia della Serie A. 
     

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