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    CremoneseMania: al Mapei sconfitta e rimpianti. Quanto pesa il “non-mercato” di gennaio

    CremoneseMania: al Mapei sconfitta e rimpianti. Quanto pesa il “non-mercato” di gennaio

    • Lorenzo Coelli
    In un weekend calcistico tra i più tristi della storia recente, sono Sassuolo e Cremonese a dare spettacolo nel posticipo di Serie A. I padroni di casa con Laurienté, grande rivelazione di questa stagione, gli ospiti con i tifosi (oltre 1.600) accorsi dalla città del Torrazzo per sostenere la squadra nonostante una classifica sempre più triste. Alla fine festeggia il Sassuolo, con Bajrami che a tre anni di distanza dalla prima volta (Cremonese-Empoli 2-3 del 4 marzo 2020) punisce nuovamente i grigiorossi. 

    A movimentare la gara sono stati soprattutto gli errori, prima della Cremonese e poi dei neroverdi: Carnesecchi si è colpevolmente fatto sorprendere da Laurienté su punizione, mentre Pickel ha perso il pallone del 2-0. Dall’altro lato Erlic ha servito un assist a Dessers prima di cadere goffamente sul molle tiro del nigeriano (scappato a Tressoldi) a pochi passi dalla linea di porta. In pieno recupero l’ha decisa il trequartista albanese, bravo a sfruttare il buco difensivo dei grigiorossi (sbilanciatissimi e alla ricerca del vantaggio) per siglare il definitivo 3-2. Mister Ballardini non è riuscito a raddrizzare la gara: come a Torino i lombardi hanno faticato troppo nel primo tempo, per poi mostrare il carattere necessario solo nella ripresa (questa volta senza successo). In più la scelta di schierare nuovamente Afena-Gyan dal 1’ non ha aiutato, con il classe 2003 che era parso in difficoltà già contro la Roma. 

    La classifica piange e i rimpianti aumentano, dato che i tre punti avrebbero portato la Cremonese a -6 dalla zona salvezza (distanza larga, ma non impossibile da colmare). La sconfitta del Mapei aumenta anche il rammarico del mercato che non è stato fatto a gennaio: una colpa ammessa dalla stessa dirigenza grigiorossa in una conferenza stampa di poche settimane fa. Per ottenere la salvezza servirebbe un rendimento straordinario, ma a disposizione di Ballardini c’è un gruppo di giocatori al quale è difficile (se non impossibile) chiedere di più. Gli innesti invernali di Ferrari e Benassi sanno quasi di beffa: il loro arrivo ha sì innalzato la qualità della rosa, ma anche dimostrato che per riaprire la corsa sarebbero bastati un altro paio di rinforzi di quel livello. A tredici giornate dalla fine, invece, il destino sembra segnato.

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