Cremonese, Strizzolo: 'Studio Piatek e Quagliarella sognando l'Udinese'
"Nel gennaio del 2015 volevo smettere. A Lucca le cose non andavano, non segnavo, giocavo poco, non ero sereno. Per fortuna la famiglia mi ha aiutato. Papà e zio sono uomini di calcio, belli tosti, mi hanno fatto vedere le cose positive. Erano difensori, come mio fratello. Anche lui, quando era in Eccellenza, è arrivato al bivio: ma lui ha smesso, io no. Volevo fare il geometra, non ero riuscito a diplomarmi. Mi piace disegnare l’arredamento delle case, l’organizzazione di un appartamento. Progettare era un modo per sentirmi sereno. Infatti poi avrei voluto fare Architettura o Interior Design. Ho anche pensato a Scienze motorie, che non c’entra nulla, ma visto il mio lavoro...".
"Per l’Udinese tornerei volentieri a casa. È la mia squadra, il massimo, ma devo crescere ancora tanto per meritarmela. I paragoni con Elkjaer e Immobile? Elkjaer non l’ho mai visto... Il mio tipo di gioco è vario, vado in profondità, mi sacrifico e colpisco bene di testa. Mi piacciono i movimenti di Quagliarella, ma mi piacerebbe avere la mentalità di Piatek, credo lavori sulla testa, si vede da come approccia la gara e cerca il gol".