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Ronaldo trascina una Juventus bella e convincente: il Milan è a un solo punto
SENZA LA GRINTA URUGUAGIA - Nonostante le assenze di peso (gli uruguayani Godin e Nandez su tutti), Di Francesco ha deciso ugualmente di schierare tre attaccanti per non rinunciare alle ripartenze. Difesa a tre, il giovane Tripaldelli ad attaccare il capitano Cuadrado, due rifinitori alle spalle di Simeone, ma se Joao Pedro impensieriva la difesa bianconera quando entrava in possesso di palla (accadeva di rado, però), Ounas era ai margini della partita, praticamente inutile.
JUVE A MILLE - L’atteggiamento offensivo del Cagliari ha sorpreso la Juve per 5-10 minuti, ma subito dopo i campioni d’Italia hanno preso il comando del gioco e hanno spinto indietro i sardi. Manovra veloce, un tocco massimo due, dominio nella metà campo del Cagliari, sfondamento continuo sulla destra con Cuadrado, inserimenti col tempo preciso di Rabiot, spunti notevoli di Bernardeschi (ha confermato la crescita dopo le eccellenti prestazioni con la Nazionale), regìa rapida di Arthur, e poi quei due davanti, Morata spalla e Ronaldo attore principale. Quelle poche volte in cui c’è stato bisogno della difesa, nessun problema: De Ligt, al rientro dopo 106 giorni dall’operazione alla spalla, ha dominato nel gioco aereo e non solo, ben assecondato da Demiral, come vedremo micidiale anche sui calci piazzati. Nessuno ha avvertito l’assenza della coppia storica Bonucci-Chiellini.
MORATA E IL VAR - La partita della Juve è iniziata con un’altra puntata di questo rapporto tormentatissimo. Lo spagnolo aveva segnato a Crotone, col Verona e col Barcellona (tre volte) e il Var gli aveva sempre tolto il gol per fuorigioco. Contro il Cagliari, il Var ha convalidato la decisione del guardalinee che aveva già cancellato l’assist di Morata per la rete (sinistro al volo, secco potente) di Bernardeschi. Ovviamente, per fuorigioco.
15 PASSAGGI PER L’1-0 - Il gol dell’ex viola, al minuto 11, è stato il segnale che ha scatenato la Juventus. Da quel momento, il Cagliari è rimasto schiacciato, non ha più visto palla e nelle rare occasione in cui la recuperava, i bianconeri gliela strappavano in un attimo. La Juve poteva segnare subito con Ronaldo (prodigioso recupero in area di Walukiewicz) messo davanti alla porta da un eccesso di altruismo di Morata. Poteva riuscirci Kulusevski (assist di Cuadrado), ma la palla è uscita di pochissimo. E allora ci ha pensato ancora lui, CR7, in fondo a un’azione molto bella, durata 41 secondi e conclusa da un assist di Morata dopo 15 passaggi. Non siamo ai 29 passaggi di Italia-Polonia (gol di Berardi), ma anche in questo caso c’era il meglio della Juve: tecnica, rapidità, precisione, fino all’esecuzione del portoghese che, muovendo appena la palla, ha evitato in serie Zappa, Pisacane e infine Rog, prima di piazzarla nell’angolo.
LA DOPPIETTA IN FRENATA DI CR7 - La Juve non ha smesso di attaccare, anzi, e quattro minuti dopo ha raddoppiato ancora con Ronaldo: angolo di Cuadrado, assist di testa di Demiral, palla sul secondo palo dove Cristiano era colpevolmente solo (ma si può lasciare solo in area un fenomeno del genere?). La traiettoria del colpo di testa di Demiral era leggermente arretrata e CR7, per spingerla dentro, ha dovuto fare un movimento innaturale frenando il busto e arretrando la gamba, ma quando uno ha il gol nel sangue... Al 45', la Juventus era arrivata al 71 per cento di possesso palla con 13 tiri (a 1) di cui 11 scoccati dentro l’area di rigore. Al 90' saranno 24 (a 4) le conclusioni.
ANCHE SOTTIL - Sotto di due gol, nel secondo tempo Di Francesco ha tolto Tripaldelli (che aveva perso il duello con Cuadrado) per inserire un altro attaccante esterno, Sottil, che ha vivacizzato non poco l’attacco della sua squadra. Con quattro attaccanti era inevitabile che si aprissero spazi alle loro spalle. Demiral ha centrato la traversa di testa dopo un calcio d’angolo, Bernardeschi ha avuto la palla del 3-0 ma Cragno gliel’ha deviata in angolo. Il Cagliari però non ha mollato, ha continuato ad attaccare e ora, oltre a Sottil, anche il contributo di Ounas era di buon livello. Klavan ha segnato di testa, ma con Marin in fuorigioco al momento del cross. Nell’occasione, il difensore estone è rimasto a terra, col sopracciglio sanguinante, e al suo posto è entrato Carboni.
CON MCKENNIE - Forse è stato quel gol, seppure annullato, o forse i cambi erano già nella sua mente, fatto sta che Pirlo ha tolto Rabiot per far entrare un mediano puro, McKennie, poi ha messo Dybala per Morata. Con l’argentino in campo, la Juve ha lasciato il 4-4-2 per schierarsi col 4-3-3, con Ronaldo centravanti, Bernardeschi a sinistra e Dybala a destra. Negli ultimi 10' Di Francesco ha provato anche col centravanti di fisico, Pavoletti, al posto di Simeone, ma la spinta si era ormai affievolita. Così Pirlo ha colto l’occasione per far entrare Alex Sandro, al debutto in questa stagione dopo l’infortunio.
IL TABELLINO
Juventus-Cagliari 2-0
Marcatori: pt 38', 42' Ronaldo.
Assist: pt 38' Morata, 42' Demiral.
Juventus (4-4-2): Buffon; Cuadrado, Demiral, De Ligt, Danilo (40' st Alex Sandro); Kulusevski (40' st Chiesa), Arthur (40' st Bentancur), Rabiot (25' st Dybala), Bernardeschi; Morata (25' st Dybala), Ronaldo. A disp. Szczesny, Pinsoglio, Di Pardo, Frabotta, Portanova, Vrioni. All. Pirlo.
Cagliari (3-4-2-1): Cragno; Pisacane, Klavan (25' st Carboni), Walukiewicz; Zappa, Marin (25' st Caligara), Rog, Tripaldelli (1' st Sottil); Ounas (35' st Oliva), Joao Pedro; Simeone (35' st Pavoletti). A disp. Aresti, Vicario, Tramoni, Pereiro, Cerri, Pavoletti. All. Di Francesco.
Arbitro: Maresca di Napoli.
V.A.R.: Mariani di Aprilia.
Ammoniti: pt 33' Rabiot (J), 35' Tripaldelli (C); st 8' Danilo (J), 9' Arthur (J), 29' Sottil (C).