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CR7 robot, Ronaldo 'cartone animato': è il Fenomeno quello che fa sognare
Robocop non fa sognare. Mette paura, ti garantisce il risultato, fa quello per cui hai deciso di puntare su di lui. Ma i sogni sono altra cosa. Oliver Hutton fa sognare, lui sì: un pallone gli salva la vita, diventando il suo miglior amico, portando il Giappone sul tetto del mondo. Se non è un sogno questo! Ecco, Cristiano Ronaldo e Luis Nazario de Lima Ronaldo sono così, lo ha detto Christian Vieri a la Gazzetta dello Sport: "Uno è un robot, l'altro un cartone animato".
DIVERSI - Serio, fisicamente perfetto, vincente, professionista fino in fondo, quando entra in campo sembra aver già studiato tutti nel minimo dettaglio, difficilmente "cade": questo è CR7, la stella della Juventus. Sorridente, fisicamente imperfetto, vincente a fasi alterne, tendente all'ingrasso, quando entrava in campo improvvisava (se lo poteva permettere), è caduto tante volte: questo è Ronaldo il Fenomeno.
RONALDO FA SOGNARE - Sempre Vieri: "Cristiano forse è più completo. Ma Ronaldo ti faceva sognare". Ed è così, è perfettamente così. Il portoghese ti fa esultare, ti fa esaltare, ti fa gridare insieme a lui "Siuuuuu", diventato marchio di fabbrica, e ti fa vincere. Una macchina. Il brasiliano, però... faceva cose che nessuno aveva mai visto, rendeva possibile l'impossibile, appariva vulnerabile nonostante fosse il più forte del pianeta. Umano fisicamente, disumano calcisticamente: era troppo. Anche per il suo corpo, un'esplosione di talento che non è riuscito a trattenere. Quel sorriso irregolare, quella paura ogni volta che cadeva per terra e si teneva il ginocchio con le mani, quella sua tecnica abbinata a una velocità supersonica: un videogame, un cartone animato, a cui affidavi il tuo svago quando dovevi evadere dalla realtà. E provare a sognare.
"Seguitemi tranquilli o avrete... Problemi", diceva Robocop.
"Il pallone è il nostro migliore amico. Non bisogna averne paura" diceva Holly.
Uno mette paura, l'altro sogna. E fa sognare.