Covid, ipotesi nuove misure più severe: sei Regioni in zona arancione, weekend rossi per tutti
Secondo quanto riferito da Repubblica, le ipotesi sul tavolo sono due: la prima prevede di stabilire nuovi criteri per l'Rt che consentano di decretare con numeri anche meno emergenziali zone arancioni e rosse regionali; la seconda, istituire zone rosse nei fine settimana sull'intero territorio nazionale, chiudendo bar, ristoranti, negozi, centri commerciali e vietando movimenti non essenziali. Comunque al vaglio la possibilità di limitare negli altri giorni la circolazione intercomunale e interregionale.
I Ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia sono al lavoro per promuovere un nuovo intervento senza attendere la scadenza dell'attuale Dpcm, fissata per il 15 gennaio, procedendo con un'ordinanza-ponte da far poi assorbire in un decreto oppure anticipando il decreto. L'idea è di intervenire su due criteri: l'incidenza dei positivi ogni centomila abitanti e l'asticella dell'Rt. Così facendo, le zone arancioni e rosse scatterebbero con soglie più basse dell'Rt (l'ipotesi è di abbassare dello 0,25, quindi soglia da 1 per le zone arancioni rispetto all'attuale 1,25 e soglia 1,25 per la zona rossa, ora 1,5).
Se fosse confermata questa ipotesi, in base ai dati dello scorso mercoledì, tre Regioni finirebbero immediatamente in zona arancione (Calabria, Liguria e Veneto) e già proiettate verso la fascia rossa con i monitoraggi successivi; altre tre sarebbero in bilico (Basilicata, Lombardia e Puglia) e ancora altre tre sarebbero da valutare la prossima settimana (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche).
Procedendo invece verso il rafforzamento della zona gialla nazionale, l'ipotesi di lavoro è di prendere a modello le misure utilizzate durante le feste fissando per un mese (fino alla prima settimana di febbraio) una zona rossa nazionale nei festivi e nei prefestvi.