Cottarelli: 'Zhang deve vendere l'Inter, ecco perché non ci sono alternative. Sì all'azionariato popolare'
L'AZIONARIATO POPOLARE - "La valutazione da 1,2 miliardi di euro? Non spetta a me dirlo, non sarebbe corretto. Posso solo suggerire al futuro acquirente, chiunque esso sia, di soppesare l'ipotesi di far entrare i tifosi nell'azionariato. L'operazione avrebbe una serie di vantaggi: entrerebbe capitale fresco a costo zero, evitando come avviene ora di pagare milioni e milioni di interessi. E poi si creerebbe un legame stretto fra i tifosi e la società così da far lievitare le entrate di merchandising e biglietteria. Perché l'idea Interspac è rimasta pura teoria? Eh non so. Lo scorso anno ne avevamo parlato, ma dalla società ci avevano risposto che contavano su un loro business plan e non sentivano il bisogno di coinvolgere nell'azionariato altri soci. Noi ora siamo disponibili a metterci al tavolo con chi guiderà l'Inter in futuro. La società è molto indebitata e versa milioni di interessi: con l'azionariato popolare, secondo le nostre stime, almeno 30 milioni l'anno verrebbero risparmiati. Uno stadio moderno, che sia San Siro ristrutturato o un nuovo impianto, fa da moltiplicatore delle entrate. Però poi per realizzarlo occorre un lasso di tempo di 5-6 anni. Ecco perché l'immissione di capitali da parte dei tifosi sarebbe cruciale. Contribuirebbe alle spese".
I MOTIVI - "Leggo che Steven Zhang ha fatto di recente un aumento di capitale da 100 milioni. Ma non provenivano dal suo patrimonio personale quanto dall'ammontare complessivo di 275 milioni prestati dal fondo Oaktree, tanto più con il tasso di interesse del 12%. Se entro il 2024 la cifra non sarà rimborsata o non si sarà trovato un compratore, il club diventerà di proprietà del fondo. Ecco perché ora è scattata la corsa a trovare l'acquirente. Un socio di minoranza? E chi ha interesse a iniettare capitali in una società per poi non avere il pieno controllo decisionale?".