Cottarelli: 'Lukaku grande delusione, non ha prezzo. Interspac per ridare entusiasmo ai tifosi. E su Zhang...'
La trattativa tra l'Inter e il Chelsea per Lukaku è ormai in chiusura, già in giornata sono attese le prime visite mediche del belga, con i nerazzurri che incasseranno 115 milioni di euro. Tanti tifosi sono ovviamente delusi, uno su tutti Carlo Cottarelli. L'economista che vorrebbe aiutare la società con il progetto dell'azionariato popolare Interspac è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport: “Dopo la grande gioia dello scudetto, ci troviamo qua a commentare la cessione del nostro miglior giocatore per motivi economici. E questo dopo l’addio all’allenatore e ad Hakimi che di quella cavalcata erano stati protagonisti. Di certo, non lo avrei ceduto: Lukaku non ha prezzo, anche se l’Inter resta a prescindere dai giocatori”. La riflessione dell'economista guarda soprattutto al futuro: “Siamo sicuri che alla lunga non si perda più di quanto si guadagni? Nell’immediato è una iniezione di liquidità, ma sento tanta gente delusa che potrebbe allontanarsi. Io parlo di mancati introiti da stadio, del rischio di perdere la Champions League con tanta fatica guadagnata, della diminuizione dell’appeal globale del marchio Inter”.
SULLA SOCIETÀ – L'idea di Interspac sarebbe quella di affiancarsi alla società di Steven Zhang: “Lui ha ribadito più volte di voler continuare e che il suo progetto avrà durata pluriennale. Il progetto non va contro questo orizzonte, ma noi offriamo un’opzione in più perché riteniamo che l’azionariato popolare sia davvero una valvola di salvezza per il nostro calcio”. Sui possibili sostituti dell'attaccante belga: “Non faccio nomi, non è il mio mestiere, e ho fiducia nel management chiamato a prendere le decisioni. Anzi, in questo momento tutti noi tifosi, e non parlo solo di quelli impegnati nel progetto che rappresento, devono stare vicini all’Inter, quindi alla società, in un momento così difficile”. Interspac in questo momento aiuterebbe, dando ai tifosi una soluzione in più: “Può servire anche a ricreare un po’ di identificazione tra tifosi e club: oggi, con Lukaku in partenza, sembrano due cose distanti, ma la Germania ci insegna che l’azionariato popolare sa ridare entusiasmo alla gente”. Chiosa finale sul progetto e a che punto si trova: “Noi proporremo un accordo con il club solo dopo aver ottenuto i finanziamenti dei piccoli tifosi assieme a quelli degli imprenditori medi e a qualche investimento istituzionale: l’intesa dipende esclusivamente dal raggiungimento di una certa cifra. Al momento, ci teniamo i risultati incredibili del nostro sondaggio: ci sono 100mila persone interessate e tante altre ne potremo raggiungere. I risultati dettagliati saranno pubblicati in occasione del seminario sull’azionariato popolare che si terrà a Milano il 24 settembre. Solo al termine di questo percorso presenteremo alla società un business plan dettagliato”.
SULLA SOCIETÀ – L'idea di Interspac sarebbe quella di affiancarsi alla società di Steven Zhang: “Lui ha ribadito più volte di voler continuare e che il suo progetto avrà durata pluriennale. Il progetto non va contro questo orizzonte, ma noi offriamo un’opzione in più perché riteniamo che l’azionariato popolare sia davvero una valvola di salvezza per il nostro calcio”. Sui possibili sostituti dell'attaccante belga: “Non faccio nomi, non è il mio mestiere, e ho fiducia nel management chiamato a prendere le decisioni. Anzi, in questo momento tutti noi tifosi, e non parlo solo di quelli impegnati nel progetto che rappresento, devono stare vicini all’Inter, quindi alla società, in un momento così difficile”. Interspac in questo momento aiuterebbe, dando ai tifosi una soluzione in più: “Può servire anche a ricreare un po’ di identificazione tra tifosi e club: oggi, con Lukaku in partenza, sembrano due cose distanti, ma la Germania ci insegna che l’azionariato popolare sa ridare entusiasmo alla gente”. Chiosa finale sul progetto e a che punto si trova: “Noi proporremo un accordo con il club solo dopo aver ottenuto i finanziamenti dei piccoli tifosi assieme a quelli degli imprenditori medi e a qualche investimento istituzionale: l’intesa dipende esclusivamente dal raggiungimento di una certa cifra. Al momento, ci teniamo i risultati incredibili del nostro sondaggio: ci sono 100mila persone interessate e tante altre ne potremo raggiungere. I risultati dettagliati saranno pubblicati in occasione del seminario sull’azionariato popolare che si terrà a Milano il 24 settembre. Solo al termine di questo percorso presenteremo alla società un business plan dettagliato”.