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Costacurta: 'Che feste con Berti! Ma Dugarry era il re della notte... Cosa manca al Milan? Berlusconi!'
LA DIFESA DEL MILAN - "Tassotti, Costacurta, Baresi, Maldini. Diventammo quello che siamo diventati grazie a Sacchi. Questo pazzo scatenato, e lo dico con affetto, all'inizio non capivamo se era un genio o un pazzo. All'inizio fu difficile accettare la pesantezza dei suoi allenamenti. Poi capimmo. Fu grazie ai suoi allenamenti che ci togliemmo tante gioie".
FINALE DEL '94 - "Vidi l'allenamento prima della partita di Roberto Baggio e mi resi conto che non avremmo potuto vincere perché Baggio non stava in piedi".
SU CAPELLO - "Per me è stato più che un allenatore. Era il mio mister quando morì mio padre. Prese in un certo senso il posto di mio padre, io lo ringrazierò sempre. Se sono riuscito a superare certi momenti di difficoltà è merito di Capello. Con tutte le sue rigidità, i suoi commenti, per me Capello è stato un padre. Era un grande motivatore, questa è stata la sua forza".
IL PIU' FORTE - "Ho giocato con quattordici palloni d'oro. Rispondere è difficile. Van Basten è arrivato a 23 anni giocando con una caviglia sola. Ronaldo il fenomeno è stato il più difficile da marcare in tutta la mia carriera".
SUL MILAN - "Cosa manca? Berlusconi! Lui guardava la lista dei palloni d'oro e li andava a comprare. Sarò sempre riconoscente a Berlusconi, anche se ho criticato il suo ingresso in politica. Ho criticato spesso i suoi alleati di Governo, una volta parlai bene di Veltroni e Berlusconi si infastidì".