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    Cosmi: 'Vicinissimo alla Roma. Mourinho, Totti e il mio futuro...'

    Cosmi: 'Vicinissimo alla Roma. Mourinho, Totti e il mio futuro...'

    L'allenatore del Crotone, Serse Cosmi ha dichiarato in un'intervista al Corriere dello Sport: "Per me l'Olimpico non è uno stadio normale. Da avversario Totti era la Roma e la Roma era Totti, ho sempre avuto questa percezione. Lo stesso con De Rossi, l’unico che si è avvicinato a lui per identità, un altro campione che stimo. Si cambia, ognuno fa le sue scelte, faccio fatica a non ritrovarlo. Nel portafoglio la figurina di Francesco ce l’ho sempre". 

    "Nel 2004 sono stato vicino alla Roma. Avevo già realizzato dei sogni che pensavo impossibili: allenare in serie A, la squadra della mia città, addirittura in Champions. Pensavo che non si potesse andare oltre. Invece quell’anno quando andò via Prandelli sono stato vicinissimo. Ma non lo ricordo con nostalgia o rancore perché non si è realizzato. So solo che se avessi allenato la Roma poi avrei smesso, perché non avrei avuto più stimoli a continuare". 

    "Fonseca si è posto bene nei confronti di tutti, con grande rispetto. È arrivato qui con idee precise, non era uno sconosciuto. Quando ha avuto l’organico al completo ha giocato un gran calcio, poi è stato penalizzato dall’assenza di giocatori importanti. Fonseca ha confermato quanto di buono si diceva di lui. Secondo me non esce sconfitto da questa esperienza, anzi, può averlo arricchito". 

    "Mourinho sposta inevitabilmente le situazioni emotive, figuriamoci in una città come Roma, che è alla ricerca di una qualcosa che faccia vivere sensazioni importanti. Mi fa piacere che possa tornare nel nostro campionato, credo che siano contenti i tifosi, ma anche i giornalisti. È un valore per tutto il calcio italiano, conosce bene il peso del proprio ruolo. Il calcio ha bisogno di persone, non di personaggi, di questo spessore. Che parlino un linguaggio che possa alimentare il contraddittorio. A differenza di altri allenatori sa farlo, lui a volte si pone in modo che può creare tensioni, ma i giornalisti devono saper dialogare con lui". 

    "Il mio futuro? Non lo so, non ho ancora parlato con la società, mancano quattro partite, abbiamo un obiettivo che è importante per il club, che ci ha chiesto di non arrivare ultimi e questo ci deve tenere vivi. È l’ultimo obiettivo rimasto. Spero di trovare una Roma stanca". 

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