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    Cosa succede allo United: Rangnick è già il passato e Ferguson incide ancora, tre i nomi per la panchina

    Cosa succede allo United: Rangnick è già il passato e Ferguson incide ancora, tre i nomi per la panchina

    • FT
    Il Manchester United è in cerca dell’ennesimo rilancio dopo la fine dell’era Ferguson: Moyes, Van Gaal, Mourinho, Solskjaer non sono riusciti a ritrovare la formula vincente di Sir Alex, e la soluzione Rangnick, oltre a non essere apprezzata dallo spogliatoio secondo i tabloid inglesi, è nata come temporanea, in attesa di un nuovo inizio nella stagione 2022-2023. I Red Devils, sotto la guida del manager tedesco ex Lipsia, occupano attualmente il quarto posto, ma sono alla portata di Tottenham e Arsenal che devono recuperare alcune partite. Il ritorno di Cristiano Ronaldo non ha dato i frutti sperati – il portoghese è ancora a secco nel 2022 in campionato, come Lautaro Martinez nell’Inter – e i tifosi già guardano con impazienza all’estate, chiedendosi chi sarà il prossimo tecnico.
     
    PROGETTO E BENEDIZIONE – Ralf Rangnick rimarrà nella dirigenza dello United, come da accordi presi al momento della firma: l’impostazione data dal dirigente tedesco ex Lipsia è focalizzata sullo sviluppo dei giovani, come il sorprendente diciannovenne svedese Elanga, autore del gol del pareggio negli ottavi di Champions contro l’Atletico Madrid a pochi secondi dall’ingresso in campo. Di conseguenza, ci si deve aspettare un allenatore in grado di lavorare con talenti da plasmare. Inoltre, l’ombra di Ferguson continua ad essere un fattore, dato che Oltremanica si continua a parlare di “benedizione” dello scozzese per tutti i possibili candidati alla panchina di Old Trafford.
     
    TRE (+1) PER UN POSTO – Tenuto conto di tutto questo, sono tre i nomi più accreditati per ereditare le redini dei Red Devils, tutti attualmente impegnati in realtà importanti: c’è Luis Enrique, ct della Nazionale spagnola che ha brillato all’ultimo Europeo, beffata solo ai rigori dall’Italia e che ha messo in risalto i vari Pedri, Dani Olmo e Oyarzabal; c’è Mauricio Pochettino, che sta avendo a che fare con il dream team del PSG e dunque non sarebbe nuovo a spogliatoi complicati da gestire; e poi Erik Ten Hag, forse il profilo più adatto alle esigenze di Rangnick, dato che al momento siede sulla panchina dell’Ajax, fucina di stelle da lanciare in tutta Europa. Ten Hag, secondo il Daily Mail, starebbe già imparando l’inglese, ma resta da stabilire se questa soluzione possa essere ben accetta da parte di tutto l’ambiente United. Di sicuro, un nome blasonato accenderebbe maggiormente la fantasia dei tifosi. E proprio in quest’ottica il Times ha fatto il nome di Carlo Ancelotti: l’amicizia con Ferguson favorirebbe il clamoroso passaggio da Madrid, sponda Real, a Manchester, ma il quotidiano ne parla solamente come una soluzione alternativa. Intanto, Rangnick deve concludere la stagione senza perdere il controllo su un gruppo complicato, il che non è così scontato.  
     

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