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Corte Appello FIGC: 'Lippi non può fare il dt, incompatibile col figlio procuratore'
La Corte d'Appello Federale, interpellata dai legati della Federcalcio per esprimersi circa l'incompatibilità di Marcello Lippi a svolgere l'incarico di direttore tecnico della Nazionale a causa del rapporto di parentela col figlio e agente di calciatori Davide, si è espressa così nella giornata di oggi: "Il rapporto di parentela in linea retta di primo grado con soggetto titolare di incarico federale di natura tecnica rende evidentemente incompatibile, alla stregua della portata generale della norma vigente, l'esercizio dell'attività di procuratore sportivo. Tale principio, precisa la Corte, può trovare parziale smentita, e quindi limiti alla sua applicazione, solo quando l'incarico attribuito al soggetto in rapporto con il procuratore sia estraneo all'area tecnica federale oppure non sia contrassegnato da potestà decisionali". Una condizione quest'ultima che ovviamente non si sposerebbe col ruolo scelto dal presidente Tavecchio per Marcello Lippi, che aveva comunque deciso di farsi parte nei giorni scorsi per non creare imbarazzi alla Federazione.