
Corriere della Sera - Poker online su siti non autorizzati: 12 calciatori di Serie A indagati, tutti i nomi
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Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Torino e dalla Procura di Milano hanno individuato i nomi dei due gestori di diverse piattaforme non autorizzate di poker online, tra cui Betsport22.com, Swapbet365.eu, Vipsport360.com e Texinho.com. I due si sarebbero avvalsi della collaborazione di tre amministratori di una gioielleria milanese, che avrebbero ricoperto il ruolo di intermediari finanziari, trasformando l’attività di compravendita di orologi in uno strumento per occultare le transazioni legate al gioco illegale.
Secondo gli inquirenti, i calciatori accumulavano debiti consistenti con i gestori, ricevendo inizialmente credito. Quando i debiti diventavano ingenti, venivano indirizzati verso la gioielleria, dove simulavano l’acquisto di orologi di lusso attraverso bonifici tracciabili. Gli orologi, però, non lasciavano mai il negozio, restando nella disponibilità dei gestori, mentre ai clienti veniva rilasciata una fattura regolare che giustificava l’uscita di denaro.
SEQUESTI E RICHIESTE DI ARRESTI DOMICILIARI
Per questi fatti, la gip Lidia Castellucci ha disposto il sequestro preventivo di 1,5 milioni di euro dai conti della Elysium Group srl, società proprietaria della gioielleria che ha operato in sedi diverse a Milano. I pubblici ministeri Roberta Amadeo e Paolo Filippini hanno chiesto gli arresti domiciliari per i tre amministratori della gioielleria e per i due organizzatori delle piattaforme illegali, con le accuse di riciclaggio e di esercizio abusivo di attività di gioco e scommessa, reato punito con pene fino a sei anni. La decisione della giudice sulle richieste cautelari arriverà dopo l'interrogatorio previsto dalla legge Nordio.
LA POSIZIONE DI TONALI E FAGIOLI - I nomi di Sandro Tonali e Nicolò Fagioli sono centrali nell’inchiesta. Entrambi avevano già patteggiato squalifiche e sanzioni davanti alla giustizia sportiva, ma ora risultano indagati per la violazione del secondo e terzo comma della legge 401 del 1989. In particolare, l’accusa è di aver giocato e favorito l’accesso di altri calciatori alle piattaforme illegali. A supportare queste ipotesi vi sarebbero le conversazioni contenute nei telefoni sequestrati, secondo cui i due avrebbero ricevuto vantaggi economici, come riduzioni del debito o bonus sui conti gioco, in cambio dell’intermediazione con altri colleghi. Le deposizioni rese da Tonali, secondo gli inquirenti, sarebbero state più sincere e dettagliate rispetto a quelle di Fagioli, il quale avrebbe negato di aver fatto da tramite per altri scommettitori. Questa versione, però, sarebbe stata contraddetta da diversi elementi emersi nell’analisi dei dispositivi sequestrati.
I CALCIATORI COINVOLTI - Oltre a Tonali e Fagioli, sono numerosi i nomi coinvolti nell’indagine. L’ipotesi principale per questi giocatori è la violazione del comma 3 della legge 401 del 1989, che punisce la partecipazione a giochi non autorizzati. La maggior parte di loro risulta aver preso parte a sessioni di poker su piattaforme non riconosciute dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in stanze online riservate e protette da password, dove venivano selezionati i partecipanti.
Tra i calciatori sotto inchiesta figurano: Sandro Tonali (Newcastle), Nicolò Fagioli (Fiorentina), Alessandro Florenzi (Milan), Nicolò Zaniolo (Fiorentina), Mattia Perin (Juventus), Weston McKennie (Juventus), Leandro Paredes (Roma), Angel Di Maria (Benfica), Raoul Bellanova (Atalanta), Samuele Ricci (Torino), Cristian Buonaiuto (Padova), Matteo Cancellieri (Parma), Adames Hector Junior Firpo (Leeds United), il tennista Matteo Gigante.
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Io direi di fare un grandissimo applauso alla stampa nostrana per questo grande Scoop. Giocatori...