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Correa, il 12esimo uomo più decisivo della Serie A: Inzaghi, ora giochi dal 1'!
COME BOATENG E KEITA: FATTORE "TUCU" - Nel calcio una volta era una caratteristica meno diffusa, ma che si sta pian piano diffondendo grazie al lavoro degli allenatori più bravi: si veda ad esempio Massimiliano Allegri nel Milan con Boateng e nella Juve con Douglas Costa, o Simone Inzaghi negli ultimi anni di Lazio con Keita, Felipe Anderson e ora con il "Tucu" Joaquin Correa. Il classe '94, prelevato quest'estate dal SIviglia per 16 milioni di euro più bonus, ha disputato fin qui 12 presenze in Serie A e 2 in Europa League, di cui ben 12 da subentrato e solo 2 da titolare, contro Udinese e Marsiglia, nelle quali è andato a segno per due volte; in quelle invece da "dodicesimo" invece sono due le reti, contro Parma e Milan, capaci di portare in dote tre punti fondamentali per la corsa alla Champions League. Insomma, un fattore capace di essere determinante sia dall'inizio che a partita in corso.
MEGLIO DI LUIS ALBERTO E CAICEDO: GIOCHI DAL 1'! - Ma ora l'argentino, ex Sampdoria ed Estudiantes e a quota tre presenze con la Nazionale albiceleste, reclama spazio dall'inizio: ha già dimostrato di saper essere più incisivo dell'abulico Luis Alberto di quest'anno e di sapersi integrare al meglio con Ciro Immobile rispetto all'altro attaccante Felipe Caicedo. Simone Inzaghi lo sa e medita di lanciarlo dal 1' nei prossimi impegni del capitolini, a partire da quello di domenica a Verona contro il Chievo. Perché nel calcio, a differenza che nel basket, è fondamentale avere un dodicesimo uomo, ma è più importante avere un undici in grado di vincere senza obbligatoriamente passare dalla panchina: il "Tucu" Correa ora è pronto a prendersi la Lazio sulle spalle, a partire dal primo fischio dell'arbitro.
@AleDigio89