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Coronavirus - Maradona, l'amico-agente Ceci: 'A Dubai chiusi in casa. A Napoli non uscimmo dall'hotel. Diego è a rischio...'
CORONAVIRUS - "A Dubai sono corsi ai ripari molto prima, hanno chiuso le scuole 30 giorni fa, una settimana prima dell'Italia, nonostante non ci fosse ancora alcun rischio. Ora qui è chiuso l'aeroporto e per due giorni hanno disinfettato la città via terra e via aerea, quindi siamo stati costretti a restare in casa. Tante persone arrestate perché circolavano senza autorizzazione, 100 nell'ultimo weekend. Qui il Paese è diverso, ci sono usanze diverse, sui cellulari arriva un avviso con il quale ti invitano a non uscire.
MARADONA - "È un soggetto a rischio perché ha problemi al cuore, al fegato ed è in sovrappeso. Ora è a casa con la sorella che gli fa compagnia con i domestici. L'altro giorno facemmo una videochiamata e si lamentava che non poteva uscire, anche se lui ha vissuto tanto chiuso in casa. Quando venimmo a Napoli, al San Carlo, non uscimmo dall'hotel per tre giorni".
IN ARGENTINA - "Anche lì è sospeso il campionato. Hanno adottato il metodo italiano, perché il virus è arrivato dopo. Molti Paesi stanno seguendo l'Italia. Tutti in quarantena, con bar e ristoranti chiusi. In Argentina ci sono circa 900 contagiati, mentre a Dubai 200 contagiati e solo due morti in tutti gli Emirati. Stanno cercando di contenere per ritornare alla normalità quanto prima".