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    Coronavirus: in Italia calano i ricoveri in terapia intensiva, è la prima volta. USA, Trump: 'Ci saranno molti morti'

    Coronavirus: in Italia calano i ricoveri in terapia intensiva, è la prima volta. USA, Trump: 'Ci saranno molti morti'

    Il coronavirus è una pandemia. Su Calciomercato.com tutti gli aggiornamenti da Italia ed estero.

    23.00 "Nelle prossime settimane ci saranno molti morti". Parola del presidente degli Stati Uniti Donald Trump: "Questa sarà la settimana più dura". LEGGI QUI TUTTE LE DICHIARAZIONI

    21.30 Aggiornamento dalla Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi) sugli infermieri del Servizio sanitario nazionale: sono 25 i deceduti per Covid-19, mentre i contagiati sono saliti a 5.500. Il 52% degli operatori è positivo al coronavirus, quella degli infermieri è la categoria sanitaria più colpita.​

    20.10 Nuova ordinanza in Lombardia che obbliga ad utilizzare mascherine o a coprire il volto per uscire di casa per l'emergenza coronavirus, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli commenta: "Io non la uso perché rispetto le distanze. È importante indossarla se non si rispettano le distanze".​

    20.00 Il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) Franco Borrelli parla delle mascherine come misura preventiva: "Sull'uso delle mascherine c'è un grande dibattito anche nella comunità scientifica perché non ci sono evidenze fortissime. Sappiamo che sono utili per prevenire il contagio da chi è infetto, ma la misura fondamentale è il rispetto del distanziamento sociale. Le riflessioni su un uso più allargato sono oggetto di valutazione del comitato tecnico scientifico".​

    19.20 Record di decessi per coronavirus a New York: 630 morti in un giorno, il conto totale delle vittime sale a 3.565 mentre i casi totali sono 113.704, di cui 63.000 nella sola città di NY.​

    18.10 Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, fornisce il dato aggiornato sull'emergenza coronavirus: "88.274 è il totale di casi attualmente positivi, +2.886 rispetto a ieri (ieri +2.339). Di questi 3.944 in terapia intensiva. Oggi per la prima volta abbiamo un dato importante: il numero di pazienti in terapia intensiva diminuisce di 74 unità, il primo valore negativo da quando abbiamo avviato la gestione dell'emergenza. 29.010 ricoverati con sintomi, mentre 55.270 (63%) è in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Purtroppo registriamo 681 nuovi deceduti (ieri 766), ma è un valore in costante diminuzione (totale sale a 15.362). Il 26 di marzo avevamo raggiunto il massimo con 969 decessi. 1.238 guariti rispetto a ieri (ieri +1.480), per un totale di 20.996. I tamponi fatti oggi sono stati  37.375, un numero più o meno stabile rispetto a ieri (38617)". ​Dall'inizio dell'epidemia, i casi totali in Italia sono stati ​124.632.​

    18.05 Nuovo record di 708 morti in più in 24 ore negli ospedali del Regno Unito causa coronavirus (contro i 684 indicati ieri), secondo gli ultimi dati aggiornati del ministero della Sanità britannico diffusi oggi. I decessi totali registrati salgono a 4.313, mentre i contagi passano da 38.168 a 41.903, con un incremento giornaliero di poco più di 3700 inferiore rispetto ai 4.450 di ieri. I test eseguiti nel Paese toccano infine i 183.190, con un ritmo quotidiano che scende seppur di poco sotto quota 10.000.​

    18.00 L'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera fornisce l'aggiornamento sui dati legati all'emergenza coronavirus nella Regione: i decessi nelle ultime 24 ore sono 345 (ieri 351), portando il totale a 8.656. +1.598 contagiati (ieri 1.455) per un totale di 49.118; 1.326 in terapia intensiva, -55 rispetto a ieri; +200 ricoverati non in terapia intensiva, il conto sale a 12.002. Gallera commenta: "Dati buoni, anche se ancora non abbiamo tutto alle spalle".

    17.55 Nuova ordinanza in Lombardia: da domani nella Regione si dovrà andare in giro con mascherina o comunque con una protezione a volto e naso. LEGGI QUI LA NOTIZIA

    17.15 La Gran Bretagna piange un'altra giovane vittima: come riferito dal servizio di sanità pubblica (NHS), un bimbo di soli cinque anni è deceduto dopo essere stato contagiato dal coronavirusE' la più giovane vittima di Covid-19 nel Regno Unito dall'inizio dell'epidemia, si attende di conoscere se il bambino soffrisse di altre patologie pregresse.​

    17.10 Intervenuto in conferenza stampa, il governatore del Veneto Luca Zaia ha fatto il punto sull'emergenza coronavirus e sui piani della Regione: "Il Veneto sta predisponendo un piano di riapertura, che spero possa essere un contributo utile per il piano nazionale di riapertura delle attività produttive. Ieri sera, in videoconferenza con il premier Giuseppe Conte, si è parlato della possibile apertura delle aziende, che lo ricordo è di esclusiva competenza del governo. Da parte nostra, ho spiegato che la riapertura sia assolutamente necessaria: ovviamente con gradualità, è chiaro che deve essere assolutamente convalidata dal mondo scientifico perché dobbiamo evitare 'rimbalzi' dell'epidemia, come sta avvenendo ad Hong Kong".​

    15.40 Matteo Salvini, leader della Lega, parla a Sky Tg24, a L’Intervista di Maria Latella: “Non vedo l’ora che la scienza e anche il buon Dio, perché la scienza da sola non basta, sconfiggano questo mostro per tornare a uscire. Ci avviciniamo alla Santa Pasqua e occorre anche la protezione del Cuore Immacolato di Maria. Sostengo le richieste di coloro che chiedono, in maniera ordinata, composta e sanitariamente sicura, di farli entrare in chiesa. Far assistere per Pasqua, anche in tre, quattro o in cinque, alla messa di Pasqua. Si può andare dal tabaccaio perché senza sigarette non si sta, per molti è fondamentale anche la cura dell’anima oltre alla cura del corpo. Spero che si trovi il modo di avvicinare chi ci crede. C’è un appello mandato ai vescovi di poter permettere a chi crede, rispettando le distanze, con mascherine e guanti e in numero limitato, di entrare nelle chiese come si entra in numero limitato nei supermercati. La Santa Pasqua, la resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo, per milioni di italiani può essere un momento di speranza da vivere”​

    15.20 Domenico Arcuri, commissario per l’emergenza, ha parlato così in conferenza stampa. : “I posti letto in terapia intensiva, che erano 5.579, ora sono 9.284 e cioè il 79% in più. Quelli nei reparti di malattia infettiva e pneumologia che erano 6.198 ora sono 34.320, oltre 4 volte in più, è stato fatto uno sforzo gigantesco. Fino a ieri distribuiti 72,3 milioni di apparecchiature e dispositivi, lunedì scorso il 30 marzo erano 48,8 milioni: in 5 giorni è stato distribuito il 48% di questi strumenti in più. I dpi inviati alle regioni sono 51,8 milioni, lunedì scorso erano 40,6 milioni. La nostra battaglia contro questo nemico sconosciuto e invisibile prosegue senza sosta, ma evitiamo di cominciare a pensare che stiamo vincendo, che stiamo per avere il sopravvento. Gli indicatori dicono solo che stiamo cominciando a contenerne la portata, ma la sua dimensione e la sua diffusione, seppure non uniforme territorialmente, è ancora rilevante”.​

    15.00 Dal bollettino di oggi: 196 pazienti dimessi e trasferiti a casa o in strutture.​

    14.30 809 nuove vittime in Spagna nelle ultime 24 ore, coi morti che salgono così a 11.744 in tutto il paese. Secondo i numeri dati dall’Efe, i nuovi contagi sono 7.026, con i casi totali che arrivano a 124.736. La Spagna è il secondo Paese al mondo con più numeri di casi dopo gli Stati Uniti.

    13.15 Beppe Sala, sindaco di Milano, lancia un messaggio nel consueto video, dietro la sua scrivania a Palazzo Marino, condiviso su Facebook: “C’è troppa gente in giro. A ieri siamo al 38% degli spostamenti, non avevamo un dato così alto dal 20 di marzo. Se quello che abbiamo chiesto non viene recepito dal governo emetteremo una nostra ordinanza che avrà validità di 7 giorni e entrerà in vigore dalla mezzanotte di oggi”.​ La maggior parte degli spostamenti si ha tra le 12 e le 16, orari non prettamente lavorativi. In un giorno, il dato di spostamenti si è alzato del 2%, pari a decine di migliaia di persone. 


    13.00 Mika, cantante e showman, racconta la sua vicenda personale legata all'emergenza coronavi: "Voglio scusarmi per il mio recente silenzio. La scorsa settimana è stata una settimana turbolenta per la mia famiglia, così come è stata per tante altre famiglie in tutto il mondo. Diverse persone della mia famiglia, a Parigi, hanno manifestato sintomi del COVID-19. Domenica pomeriggio, mentre stavo per andare in onda su Rai1 in collegamento da casa, mia madre è stata portata via in ambulanza d'urgenza​. Mia madre sta da tempo combattendo contro un cancro al cervello molto aggressivo, e per questo motivo, mentre i giorni passavano e la sua condizione peggiorava ci è stato detto di prepararci al peggio. Ognuno a casa propria, ognuno separato dall'altro, impossibilitati a contattarla o a parlare con lei, così come tanti di voi in questo momento​".

    11.30 Roberto Speranza, Ministro della Salute, parla a RaiNews24 dell’emergenza coronavirus: “E' una battaglia che è ancora nel suo pieno, non dobbiamo sottovalutare niente, servono rigore e serietà. Il fatto riscontrabile è uno: 'R con 0', indice del contagio, a inizio marzo era altissimo (3), ora con l’applicazione delle misure dal 10 marzo si è abbassato molto. Questo ha avuto effetto sull’accesso alle terapie intensive e dei pazienti gravi agli ospedali. C’è stato un alleggerimento, questo ci dice che la strada del distanziamento sociale è la grande arma che abbiamo. La ricerca sta facendo il possibile, sia per il vaccino che sarà la soluzione definitiva sia per le terapie. Ci sono sperimentazioni importanti in corso, l’agenzia per il farmaco sta lavorando ma ancora né vaccini né terapie certe sono disponibili. Il distanziamento sociale è e resta l’unica arma per ridurre la diffusione del contagio. So che abbiamo chiesto sacrifici difficili, ma dobbiamo insistere, è l’unica strada che dà certezze. Noi ovviamente continueremo ad investire su ricerca per vaccini e terapie, ma al momento non ci sono certezze e comunque non credo che ci saranno novità in tempo breve”. Qui il resto delle parole. 


    10.00 ​Roberto Burioni, noto virologo, parla a Tuttosport dell’emergenza coronavirus: “Fase 2? Dovremo certamente convivere con questo virus almeno per qualche mese, poi speriamo che arrivi un vaccino che ci liberi definitivamente da questa minaccia. Questo ci ricorda quanto fosse sciocca l’opposizione ai vaccini, perché ora vediamo bene che cosa significhi avere a che fare con un virus pericoloso e non poter disporre di un vaccino. Se avessimo un vaccino, sarebbe tutto risolto. Ma il vaccino non c’è e allora dobbiamo pensare a una ripresa solo graduale delle nostre attività. Indicare una data adesso per la “fase 2” non ha molto significato, perché in questo momento, chiaramente, dobbiamo aspettare che i numeri comincino a calare. Però io penso che a un certo punto potremo riprendere pian piano: ma non tutti insieme, certamente. Perché gli anziani, per esempio, che sono molto più in pericolo, dovranno rimanere in casa. E non potremo riprendere subito tutto come prima. Certamente dovremo adottare alcune precauzioni, come l’uso delle mascherine. Dovremo prepararci a convivere con questo virus. Quando ripartire? Purtroppo mi trovo in grande difficoltà a fare una previsione. Io penso che in questo momento sia indispensabile attendere ancora qualche settimana prima di progettare una possibile ripresa del calcio e di tutti gli altri sport. Prima, dovremo vedere cosa accadrà quando ricominceremo a uscire di casa. E anche che cosa accadrà con l’arrivo dell’estate. Temo però che fino a quando non avremo qualcosa di risolutivo contro questo virus sarà molto difficile rimettere dentro a uno stadio alcune decine di migliaia di persone: tutte insieme, tutte vicine, che si abbracciano quando la loro squadra segna. Temo che per un po’ di tempo dovremo vivere questa nostra bellissima passione in un modo un po’ diverso. Sarà un sacrificio che dovremo fare. Ma sono anche sicuro che poi un giorno torneremo a godere del calcio e di tutti gli altri sport, così come ne abbiamo goduto fino a oggi. O meglio: fino a ieri“.

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