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Coronavirus, Borja Valero: 'Doveva ammalarsi un giocatore per fermare tutto. Contratto? Parlerò con l'Inter'
FINIRE LA STAGIONE - Borja Valero si concentra poi sulla stagione che può ripartire dopo lo stop per l'emergenza: "Spero venga conclusa. Ciò significherebbe che i problemi più importanti, che sono quelli della salute, sono stati risolti. Come si risolve per i contratti in scadenza come il mio? Non si sa cosa accadrà. Quando verrà presa una decisione amministrativa, parlerò al club dei dettagli che mi riguardano".
FUTURO - Una situazione che può influire sul futuro, partendo dal presupposto di voler continuare: "Certo, uscendo il 30 giugno, posso negoziare con altri club dal primo gennaio, ma queste circostanze hanno sconvolto un po' tutto. Voglio davvero continuare a giocare, almeno uno o due anni. Quando ho giocato in questa stagione mi sono trovato molto bene e ho mostrato un ottimo livello. La situazione genera incertezza, ma voglio continuare".
EMERGENZA - Borja Valero commenta la situazione emergenza coronavirus, non risparmiando una critica al mondo del calcio: "Polemiche su Juve-Inter? Si è agito tardi a prescindere da quella partita. Si è dovuto ammalare un giocatore per fermare tutto. Ciò avrebbe dovuto essere evitato fermandosi prima".
INTER - Il centrocampista spagnolo si concentra poi sulle ambizioni dei nerazzurri: "C'è un grande desiderio di riportare l'Inter in vetta. Sia i fan che il presidente e l'allenatore sono molto entusiasti del progetto. E questo si vede anche dal tipo di giocatori che sta cercando ora il club. Si investe molto e questo fa salire di livello".
CONTE - Borja commenta anche la gestione di Antonio Conte: "Ha un grande carattere competitivo e fa un brutale lavoro quotidiano, volendo sempre superare se stesso. È molto esigente con se stesso e con tutti gli altri, non solo con i giocatori. Tale requisito fa anche la differenza in campo".
LAUTARO - Infine un pensiero su Lautaro Martinez, oggetto di interesse del Barcellona: "Ho un gran rapporto con lui. Sono stato in Italia per otto anni e per me la lingua non è più un problema, ma Lautaro è venuto dall'Argentina molto giovane parlando solo spagnolo, quindi fin dall'inizio gli sono sempre stato vicino aiutandolo in ogni modo possibile. Ha un grande futuro davanti".