Bare, sceicchi e un dromedario: i tifosi del Genoa festeggiano la retrocessione in Serie B della Sampdoria
Lo stadio Luigi Ferraris, praticamente esaurito in ogni ordine di posto, dopo essere rimasto colorato di rossoblù per i primi 45 minuti di gioco, in omaggio alla recente promozione dei ragazzi di Gilardino, dopo il riposo ha improvvisamente cambiato volto. In tutti i settori dell'impianto di Marassi sono spuntati come funghi striscioni, stendardi e coreografie varie inneggianti alle disgrazie patite dai cugini dell'altra sponda del Bisagno. A far da colonna sonora una lunga e diversificata serie di cori anti-Sampdoria, cantati e ritmati da ogni spettatore. Tra le frasi più gettonate molte fanno riferimento a Edoardo Garrone e Massimo Ferrero, vecchio e attuale presidente blucerchiato, scherzosamente osannati dai sostenitori del Grifone in quanto ritenuti responsabili della grave situazione societaria in cui versa la Samp.
Ricorrente nei cori e negli striscioni anche la frase 'Giù le mani dalla Sampdoria', spesso utilizzata dai tifosi blucerchiati in queste settimane nel tentativo di attirare l'attenzione sulla difficile situazione del club. Tante anche le persone travestite da sceicchi, chiaro riferimento ai presunti acquirenti arabi accostati nei mesi scorsi al club genovese. Qualcuno si è addirittura spinto oltre presentandosi fuori dallo stadio con un dromedario in carne e ossa al guinzaglio!
Al termine dell'incontro le contro-celebrazioni sono proseguite per gran parte della notte con un allegorico funerale blucerchiato che partendo dallo stadio, tra finti preti e bare di cartone colorate con le tinte dei rivali, si è snodato per ore lungo le vie del centro cittadino.