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Cori razzisti a Mihajlovic: Crotone multato ma la Juventus fu graziata
LA DENUNCIA DI MIHAJLOVIC - Dopo l'ormai celebre espulsione di Afriyie Acquah, il tecnico granata protestò in maniera veemente, venne (giustamente) allontanato dal campo dall'arbitro Valeri e, nello stesso momento, venne insultato con cori razzisti da un numero cospicuo di tifosi bianconeri. L'episodio fu poi denunciato da Mihajlovic con parole forti, simili a quelle rilasciate nel post partita di Crotone-Torino: “Se ho sentito che mi chiamavano zingaro? Certo che l’ho sentito. Qui in Italia si parla tanto di razzismo, ma il razzismo non è solo bianco o nero, ma anche dire zingaro è razzismo, anche dire serbo di m... è razzismo. A chi mi ha chiamato zingaro dico che possono venire a dirmelo in faccia”.
FINALMENTE GIUSTIZIA - In quell'occasione però la Juventus, a differenza di quanto avvenuto ora con il Crotone, non fu punita in nessun modo. La mancata sanzione non è passata inosservata neanche a Mihajlovic che proprio, alla vigilia dell'ultimo derby, era tornato a parlare di quell'episodio. “Allo Stadium c'è un'acustica molta buona – aveva sottolineato l'allenatore - anche il quarto uomo dovrebbe sentire se ci saranno cori come 'serbo di m...'. Questo non è un insulto solo a me ma a tutto un popolo, è ora di finirla con queste cose. Se questi cori dovessero esserci anche quest'anno spero che il quarto uomo li senta”. Ora, finalmente, i cori razzisti nei confronti del tecnico serbo sono stati ascoltati e, soprattutto, segnalati dai giudici di gara e sanzionati dal Giudice sportivo.