Coppa Uefa: Zenit-Bayern venduta alla mafia russa?
Reagisce in modo molto duro il Bayern Monaco a proposito del dossier segreto, pubblicato in queste ultime ore dal giornale tedesco Stern, a proposito della semifinale di ritorno della Coppa Uefa 2008 giocata contro lo Zenit San Pietroburgo. Il Bayern, che aveva pareggiato in casa per 1-1, aveva perso la gara di ritorno 4-0. Ma secondo le accuse di due funzionari della Uefa, Peter Limecher e Robin Boksic, il Bayern avrebbe in realtà venduto la partita agli avversari per accontentare le pressioni della mafia russa. Una controindagine ha invece messo in dubbio la veridicità delle accuse dei due funzionari. Ieri il presidente dei bavaresi Rummenigge è tornato sull'argomento in modo molto duro...
"Dobbiamo fare verifiche attente - dice Rummenigge - perché le fonti citate dai giornalisti dello Stern sono molto certe che queste accuse da parte dei due funzionari Uefa siano state avanzate in modo ufficiale. Credo che sia dunque opportuno che la Uefa faccia le proprie indagini e chiarisca una volta per tutte la vicenda. Due funzionari del principale organo calcistico europeo parlano di traffico di soldi, o di droga, e coinvolgono i nostri presidenti, o uno dei nostri giocatori: sono cose non si possono semplicemente ignorare. Nell'articolo uno dei due funzionari sostiene che il presidente della Fifa Blatter abbia truffato un milione di dollari. Sono cose inaccettabili. E comunque da chiarire".
Quella di Rummenigge, più che un atto di difesa è un duro atto di accusa anche sulla presunta credibilità di alcuni funzionari autorevoli della Uefa. Inutile dire che l'articolo dello Stern e le dichiarazioni di Rummenigge stanno suscitando un enorme clamore in Germania. "Siamo sereni e tranquilli, - ha aggiunto Rummenigge - e nessuno dei nostri giocatori o dirigenti ha fatto qualcosa da nascondere o di male. Credo invece che questi due funzionari della Uefa dovrebbero essere rimossi al più presto.
Il Bayern, oltre a chiedere chiarezza, chiede anche che la Uefa prenda una posizione ufficiale sulla vicenda attraverso il suo più autorevole rappresentante, il presidente Michel Platini. Presa di posizione che è subito arrivata. La Uefa ha confermato che, ad oggi, non esiste alcuna prova di combine e che pertanto nessuna accusa è stata o sarà formulata nei confronti della squadra bavarese, dell'FC Zenit St. Petersburg o di alcuno dei loro rappresentanti. La Uefa, inoltre, si dissocia da quanto detto da suoi funzionari.
"Sono molto sorpreso dalla reazione dell'FC Bayern - ha dichiarato il segretario generale Uefa, Gianni Infantino -. Non abbiamo mai considerato la società colpevole di alcunché e sono molto sorpreso di questo attacco. Sono dispiaciuto, perché si è trattato di una reazione spropositata".
"La lotta alla corruzione è una priorità per il presidente Michel Platini - ha aggiunto il Signor Infantino. Questa però è una battaglia difficile. Ecco perché il Signor Platini ha chiesto l'appoggio della Polizia Europea, che potrebbe intervenire in maniera globale contro questa piaga".