Coppa Italia: lezione di calcio alla Fiorentina, Juve in finale
Un capolavoro bianconero. La Juventus batte 3-0 la Fiorentina e conquista la quindicesima finale di Coppa Italia, la seconda negli ultimi quattro anni. Lo fa contro ogni pronostico, in una maniera autoritaria, dominando dal primo all'ultimo minuto un avversario sconfitto una sola volta nelle ultime 19 partite, ma mai capace di entrare in partita. Non c'erano tanti calcoli da fare, l'1-2 dell'andata firmato Salah obbligava la squadra di Allegri a fare l'impresa, che arriva in maniera impensabile, senza sei titolari. Con Buffon (in panchina, il portiere di Coppa è Storari), Barzagli, Pogba, Pirlo, Tevez e Lichtsteiner, ko nel riscaldamento, ai box, la Juve rispolvera Matri accanto a Morata, l'ex di turno ringrazia a suo modo, sbloccando il risultato e ritrovando il gol in bianconero, il 28esimo in 87 partite, dopo 23 mesi. La Fiorentina non si vede mai, nel primo tempo è tutta in un gol annullato (giustamente per fuorigioco) a Gonzalo Rodriguez e dopo il raddoppio di Pereyra, al secondo centro in tre giorni dopo quello all'Empoli, non reagisce più. INGENUO MORATA - Il secondo tempo è un monologo, Bonucci cala il tris correggendo al volo un angolo dalla destra, Neto nega il poker a Pereyra. Storari si sporca i guanti solo al 93', dicendo no a Mati Fernandes. L'unica nota dolente è l'espulsione di Morata (rosso diretto) per un inutile fallo su Diamanti all'88'. La Juve è la prima finalista di Coppa Italia, aspetta la vincente di Napoli-Lazio (andata 1-1).
