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Coppa d'Africa, i club europei premono su Infantino per il rinvio: ore decisive
La Coppa d'Africa è un problema di portata internazionale che entra di diritto nell'agenda dei massimi dirigenti del calcio mondiale, col presidente della FIFA Gianni Infantino pronto a giocare un ruolo fondamentale nella decisione finale sulla disputa o meno della manifestazione, pronta a prendere il via in Camerun il prossimo 9 gennaio. Le pressioni dei grandi club europei, quelli di Premier League in testa, si fanno sempre più forti e i timori legati alla diffusione in aumento del Covid-19 e della sua variante Omicron sul territorio europeo preoccupano molto. Tanto da scatenare le prime indiscrezioni di stampa circa un'ipotesi di nuovo rinvio (dopo quella del 2021) - rispedite al mittente dalle autorità camerunesi - e da portare nella giornata di ieri alla convocazione di un vertice d'urgenza della CAF (la confederazione africana, che organizza il torneo) a Doha.
LE PRESSIONI EUROPEE - Un appuntamento nel quale i dirigenti delegati hanno ribadito la loro determinazione nel mantenere in calendario la Coppa d'Africa in Camerun, in ossequio al lavoro già effettuato dal comitato organizzatore e per preservare una competizione che per tutto il continente ha un'importanza fondamentale sia sotto l'aspetto sportivo che economico. Il voto a sorpresa svoltosi ieri viene però considerato dall'opinione pubblica africana come un primo segnale di cedimento del fronte, non così compatto e soprattutto con la posizione ambigua del presidente della CAF Patrice Motsepe tutta da decifrare. Motsepe è personaggio considerato molto vicino a Infantino, che ha raccolto le preoccupazioni dei club europei, che rischiano di perdere alcuni dei loro migliori calciatori per addirittura due mesi, nella peggiore delle ipotesi. In caso di convocazione, i giocatori dovrebbero infatti presentarsi nei rispettivi ritiri giù il prossimo 27 dicembre e le quattro squadre semifinaliste sarebbero impegnate nel torneo fino al 6 febbraio, giorno delle finali per il terzo/quarto posto e per il primo/secondo. Senza dimenticare poi i 10 giorni di quarantena previsti al loro rientro in Europa, come previsto dagli attuali protocolli sanitari.
MERCOLEDI' DECISIVO - Il rischio concreto sarebbe di perdere i propri tesserati fino a febbraio inoltrato, quando ripartono le competizioni europee - Champions, Europa e Conference League - con le gare ad eliminazione diretta e Milan e Napoli sarebbero le due squadre di Serie A maggiormente toccate dalla disputa della Coppa d'Africa, con i vari Bennacer, Kessie e Ballo-Touré per i rossoneri e Koulibaly, Anguissa e Osimhen per gli azzurri potenziale via per diverse settimane. Diventa fondamentale, a questo punto, la giornata di mercoledì, nella quale il presidente della CAF Motsepe è atteso in Camerun per provare a convincere le autorità locali e il neo-eletto presidente federale Samuel Eto'o a procedere al nuovo rinvio del torneo. Già oggi ci saranno tuttavia nuovi incontri per analizzare gli ultimi svilippi. Una situazione di grande incertezza che può riscrivere, una volta di più, il calendario internazionale.
LE PRESSIONI EUROPEE - Un appuntamento nel quale i dirigenti delegati hanno ribadito la loro determinazione nel mantenere in calendario la Coppa d'Africa in Camerun, in ossequio al lavoro già effettuato dal comitato organizzatore e per preservare una competizione che per tutto il continente ha un'importanza fondamentale sia sotto l'aspetto sportivo che economico. Il voto a sorpresa svoltosi ieri viene però considerato dall'opinione pubblica africana come un primo segnale di cedimento del fronte, non così compatto e soprattutto con la posizione ambigua del presidente della CAF Patrice Motsepe tutta da decifrare. Motsepe è personaggio considerato molto vicino a Infantino, che ha raccolto le preoccupazioni dei club europei, che rischiano di perdere alcuni dei loro migliori calciatori per addirittura due mesi, nella peggiore delle ipotesi. In caso di convocazione, i giocatori dovrebbero infatti presentarsi nei rispettivi ritiri giù il prossimo 27 dicembre e le quattro squadre semifinaliste sarebbero impegnate nel torneo fino al 6 febbraio, giorno delle finali per il terzo/quarto posto e per il primo/secondo. Senza dimenticare poi i 10 giorni di quarantena previsti al loro rientro in Europa, come previsto dagli attuali protocolli sanitari.
MERCOLEDI' DECISIVO - Il rischio concreto sarebbe di perdere i propri tesserati fino a febbraio inoltrato, quando ripartono le competizioni europee - Champions, Europa e Conference League - con le gare ad eliminazione diretta e Milan e Napoli sarebbero le due squadre di Serie A maggiormente toccate dalla disputa della Coppa d'Africa, con i vari Bennacer, Kessie e Ballo-Touré per i rossoneri e Koulibaly, Anguissa e Osimhen per gli azzurri potenziale via per diverse settimane. Diventa fondamentale, a questo punto, la giornata di mercoledì, nella quale il presidente della CAF Motsepe è atteso in Camerun per provare a convincere le autorità locali e il neo-eletto presidente federale Samuel Eto'o a procedere al nuovo rinvio del torneo. Già oggi ci saranno tuttavia nuovi incontri per analizzare gli ultimi svilippi. Una situazione di grande incertezza che può riscrivere, una volta di più, il calendario internazionale.