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    Coppa America: i 10 consigli di CM

    Coppa America: i 10 consigli di CM

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    Inizia nella notte l'edizione del centenario della Coppa America, che si disputerà eccezionalmente negli Stati Uniti. Oltre al Cile campione in carica, alle storiche grandi come Argentina, Brasile e Uruguay, non mancheranno le rivelazioni nel corso del torneo sia a livello di squadra che di calciatori. Calciomercato.com vi presenta la lista delle 10 possibili sorprese della Coppa America:


    Matias KRANEVITTER (1996, Argentina): l'Atletico Madrid lo ha pagato non poco, 8 milioni di euro, per prelevarlo dal River Plate e soffiarlo alla concorrenza, anche dei club italiani. Non ha avuto molto spazio sotto la guida di Simeone nel suo primo anno di apprendistato in Europa e anche in questa Argentina parte come prima alternativa del compagno di squadra Augusto Fernandez e del laziale Lucas Biglia, quest'ultimo però non in perfette condizioni atletiche. Classico volante davanti alla difesa, Kranevitter è un giocatore completo, di quantità e qualità, che può diventare l'elemento a sorpresa della mediana del Tata Martino.

    GABIGOL (1996, Brasile): senza Neymar e anche senza il "vecchio" Kakà, inevitabilmente diventa lui la stella indiscutibile del Brasile di Dunga. L'enfant prodige del Santos, da tutti considerato come il naturale erede dell'asso del Barcellona, avrà la prima grande occasione in carriera di dimostrare di essere quel potenziale fenomeno che tutti gli addetti ai lavori credono che sia. Attaccante esterno di piede mancino, che gioca preferibilmente a sinistra, ma che può agire anche sul lato opposto e come punta centrale, è un mix esplosivo di velocità e talento puro. I principali top club europei lo hanno da tempo inserito sul proprio taccuino e osserveranno le sue prestazioni con particolare attenzione.

    Ronald MATARRITA (1994, Costarica): gli appassionati di MLS lo conoscono già, perchè è stato sin qui una delle poche note liete del New York City di Pirlo, Lampard e Villa. Per chi ancora ne sapesse poco, si tratta di un terzino sinistro di grande propensione offensiva, contraddistinto da una spiccata facilità di corsa e da un calcio molto preciso. Questo senza rinunciare ad una buona concentrazione in fase difensiva che ne fa un prospetto interessante anche in ottica europea.

    Dario LEZCANO (1990, Paraguay): il dopo Santa Cruz e Valdez (quest'ultimo fa parte dell'elenco dei convocati) è già iniziato. Tre gol in 4 partite con la maglia della nazionale nel corso delle partite di qualificazione ai Mondiali e poi gli 11 centri tra campionato svizzero e Bundesliga con la maglia dell'Ingolstadt. Questa edizione della Coppa America può segnare la consacrazione definitiva a livello internazionale dell'attaccante della Albirroja, finito nel mirino anche di Inter e Milan.

    JUANPI (1994, Venezuela): il prodotto del vivaio del Malaga, autore quest'anno di 4 gol in Liga, può essere uno dei volti nuovi di questo torneo e dell'intero panorama sudamericano. Nasce come mezzala di quantità e qualità, con una grande conclusione dalla distanza ma, vista la grande concorrenza in quella zona del campo, è da trequartista e soprattutto che attaccante di fascia destra che può sprigionare al meglio il proprio potenziale.

    Carlos GRUEZO (1995, Ecuador): un altro prodotto messo in vetrina dalla prima parte della MLS, dopo non essere riuscito ad imporsi con la maglia dello Stoccarda in Germania. Il centrocampista dell'FC Dallas è un giocatore prettamente difensivo che regala equilibrio, intensità e agonismo nella zona centrale del campo. Da lui non è il caso di aspettarsi grandi inserimenti senza palla e, di conseguenza, un grande apporto a livello realizzativo, ma è il classico faticatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere in squadra.

    Marlos MORENO (1996, Colombia): è il nuovo crack del calcio colombiano, figlio di una città complicata ma sempre produttrice di grandi talenti come Medellin. Doveva chiamarsi Marlon in onore di Marlon Brando, poi il solito errore all'anagrafe che sembra uno scherzo destinato ad alimentare il mito futuro di questo attaccante esterno che ha già lasciato il segno nell'edizione in corso della Coppa Libertadores. Grazie alla sua rapidità e alle sue indubbie qualità tecniche, può esprimersi sia come spalla della prima punta che come attaccante esterno da 4-3-3 che da 4-2-3-1. Tra club e nazionale ha già segnato 8 gol in 32 partite e per lui si sono già mossi i principali club europei.

    Steve BIRNBAUM (1991, Stati Uniti): sarebbe troppo semplice parlare della nazionale allenata da Jurgen Klinsmann ed evidenziare il talento del Borussia Dortmund Christian Pulisic, che ha debuttato e segnato sia con la formazione tedesca che non la nazionale. Ma il nuovo che avanza dagli Usa arriva dal settore difensivo dove, oltre al '95 Miazga, che l'anno prossimo sarà agli ordini di Conte nel Chelsea, va tenuto in considerazione il centrale del DC United Steve Birnbaum, giocatore che eccelle nel gioco aereo ma che, per duttilità tecnica e tattica, può essere impiegato all'occorrenza anche come laterale. Forza fisica, senso della posizione e dell'anticipo, può essere uno dei punti di forza della nazionale a stelle e striscie.

    Edison FLORES (1994, Perù): ha soltanto sfiorato il grande calcio europeo nell'estate 2012, quando si trasferì nel settore giovanile del Villarreal, ma un torneo da protagonista negli Stati Uniti rappresenterebbe il classico lasciapassare per ritentare l'avventura con maggiore fortuna, perchè l'attaccante esterno del Perù è uno dei migliori talenti della formazione allenata dal brasiliano Gareca. Nel mirino anche di alcuni club italiani da quando stupì tutti nel Sudamericano Under 17 del 2011 e nel Sudamericano Under 20 del 2013, Napoli e Palermo sono le società che hanno continuato a farlo seguire negli anni. 

    Andre BLAKE (1990, Giamaica): in una nazionale che parte con speranze molto relative di giocare un ruolo da protagonista in Coppa America, il numero del Philadelphia Union, uno dei club più in forma del momento in MLS, ha la grande opportunità di convincere tutti del suo valore. Esplosività, un'enorme reattività tra i pali e una buona personalità abbinata al tempismo nelle uscite, ne fanno uno dei portieri emergenti del campionato statunitense.

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