Diciamocelo: è la grande occasione di Leo Messi. Riportare l’Argentina in cima al Sudamerica dopo 18 anni, per giunta in un’edizione casalinga della Coppa America, consacrerebbe la Pulce al livello di Diego Armando Maradona anche agli occhi dei suoi connazionali. Manca alla stella del Barça un’affermazione con l’albiceleste. In patria gli hanno rimproverato un mondiale giocato sottotono in Sudafrica, proprio quando tutti lo incensavano con il titolo di calciatore più forte del pianeta. E’ l’ora di rifarsi. Non solo Messi però. Nella rosa di Sergio Batista i campioni sono moltissimi. Tutti già affermati. E alcuni infiammano il mercato proprio in queste ore. I nomi? Li sapete già. Sergio Aguero, Carlos Tevez, Gonzalo Higuain, Javier Pastore, Ever Banega. Giovani e forti, non c’è che dire. Il problema del tecnico sarà assemblare un collettivo equilibrato. Geniale in attacco, versatile a centrocampo, solido in difesa. Maradona l’anno scorso in Sudafrica peccò proprio nella gestione tattica della squadra. Davanti le stelle abbondano. Tanto che Batista dovrà giocoforza scontentare qualcuno. A metà campo il ritorno di Cambiasso al fianco di Mascherano potrebbe bilanciare una formazione che troppo spesso dà l’impressione di scoprirsi eccessivamente quando attacca. Dietro non ci sarà Samuel, recuperato troppo tardi dopo mesi e mesi d’infortunio. Probabile lo sostituisca il romanista Burdisso. In porta Ustari incalza il titolare Romero, mentre la terza scelta è il solito Carrizo.  La guida morale sarà Javier Zanetti, altro epurato di Maradona e poi reintegrato con il nuovo corso.