Copenaghen-Atalanta, le pagelle di CM: Papu al palo, Cornelius premia la sua Danimarca
Gollini 6,5: attento al 9’ quando Fischer prova a sorprenderlo con un potente rasoterra, inchioda la palla a terra e non se la fa sfuggire. Respinge la punizione di Skow con una manata laterale e segue attento ogni movimento.
Toloi 6,5: ha un lampo di genio al 3’ quando serve Zapata con un colpo di testa, ma il compagno spreca. Salva in corner col tacco un tiro insidioso di N’Doye e non sbaglia quasi nulla nell’uno contro uno col senegalese, conquistando anche falli preziosi.
Palomino 5,5: pressato da N’Doye, non riesce a dare il meglio di sé, si stacca dalla linea difensiva avanzando sulla mediana ma questo cambio concede un contropiede di troppo al Copenaghen. Manca la palla del Papu su punizione del capitano, solo sulla porta non sblocca il tabellino. Marca a uomo il bianco senegalese e in difesa manda sulla fascia laterale sfere pericolose nei supplementari.
Masiello 6: torna titolare dopo la vacanza del campionato, la sosta ha aiutato i muscoli. Sfiora l’eurogol su rovesciata al 28’ ma si coordina male. Perde qualche palla rischiosa in area piccola regalandola agli avversari, poi si fa perdonare usando la testa nell’area opposta, bravissimo a liberare e a segnare poi il rigore.
Castagne 5,5: preferito ad Hateboer, alla mezzora vuole fare tutto lui, non passa a Pasalic solo sulla porta e ciò che ne viene fuori è l’ennesimo cross disastroso e sprecato. La tenuta della sfera a centrocampo è buona ma sul più bello perde palla. Anche con la testa fasciata le cose non cambiano in attacco, in difesa un po’ meglio, salva su corner.
de Roon 7: è uno dei più reattivi del primo tempo, al 17’ ci prova da fuori area con una conclusione di controbalzo dopo un’azione orchestrata dai nerazzurri ma la sfera termina tra le braccia del portiere avversario. Blocca bene Thomsen e rimane sempre lucido come promesso in conferenza stampa. Il migliore, ma all’ultimo dei supplementari sceglie di buttare via l’ultima palla. Segna il rigore.
Freuler 5,5: è sempre nel vivo delle azioni d’attacco, non ha fortuna quando una sua botta dal limite dell’area viene deviata dalla difesa danese, poi mal sfruttata da Pasalic. Gli sfugge Ankersen e nel finale appare molto affaticato sotto la pioggia danese. Colpisce male di testa in area piccola.
Dal 91’ Pessina 5,5: entra nei supplementari per sbloccare un match infinito e si fa ammonire.
Gosens 6: la sua fascia è quella che viaggia di più e lui, sotto la spinta del Papu e di Pasalic, arretra per dare una mano a Masiello e cerca di fermare la frenesia di Skow e Ankersen, non sempre a buon fine; la sua spinta c’è ma è poco incisiva e decisiva.
Dal 94’ Ali Adnan 5,5: subentra fresco ma sbaglia subito il controllo. Si fa perdonare conquistando una bella punizione che fa respirare la Dea facendo a sportellate con Gregus, ma continua a sbagliare i controlli. Segna il rigore.
Pašalić 5: ha l’occasione della vita al 20’ quando tutto solo può scaricare sotto porta, ma si fa ipnotizzare da Joronen. Due minuti dopo si ripete, col sinistro, concludendo alto. Sempre lui a svettare nella muraglia bianca, non trova la zuccata decisiva con la sua giravolta e spreca un altro paio di tocchi sulla porta: Joronen gli fa paura. Male.
Dal 57’ Barrow 5: suo il compito di segnare dopo le prove generali di giovedì scorso. Ci crede ad ogni sfera fino alla fine costringendo l’imbattibile Joronen a un rinvio maldestro. Controlla male qualche sfera allungandola e perdendola, la difesa danese è troppo chiusa. Il destro diagonale a fil di palo supera il portiere ma anche la porta. Non arriva alla sfera per un soffio sullo specchio e manda alle stelle danesi potenziali palle-gol.
Zapata 5,5: un giocatore come lui deve approfittare di ogni palla disponibile, non ci riesce al 3’ davanti la porta dopo un ghiotto assist di Toloi e non ci riesce nemmeno alla mezzora quando due danesi in area piccola lo nascondono facilmente. Si conferma forte sui cross e gli inserimenti più che nei guizzi contro lo specchio.
Dal 54’ Cornelius 5: entra e ci prova subito con la zucca ma Joronen non si fa ingannare tanto facilmente, vince i contrasti con Bjelland. Cross del Papu, punta il secondo palo sicuro del gol ma sfiora solo il vantaggio. Ai rigori regala l’Europa ai suoi conterranei.
Gomez 5: il Papu è nel suo momento di grazia, è sempre lui ad avviare le azioni di attacco. Ma non sempre le sponde dei compagni sono precise. Corre come un matto ma Pasalic non è collaborativo sotto porta; eccellente il suo lavoro di fino quando attaccano i danesi. Al 60’ lla sua punizione d’autore resta al palo e così il risultato: la porta è maledetta. Alla fine è stanco e nei supplementari commette più errori che cose buone. Sbaglia il rigore colpendo la traversa.
All. Gasperini 5: come prevedibile, squadra totalmente rivoluzionata rispetto a quella vista all’Olimpico di Roma. Sorprende la scelta di Barrow in panchina, e la sua Atalanta spreca ancora troppe sfere sotto porta in una partita così delicata. Cosa è cambiato rispetto alla scorsa settimana? Ripresa ancora più confusa dei suoi, il mister mette dentro “la spia” Cornelius e, solo dopo 12’, il goleador Barrow spingendo a tutta con l’unico obiettivo di trovare quel gol che non arriva: l’area piccola è affollata ma i danesi sono sempre più dei nerazzurri e l’Europa è persa. Poi fa tirare il rigore al Papu, che l’anno scorso li sbagliò tutti: si è ripetuto condannando la Dea insieme all’ex Copenaghen Cornelius.
Copenaghen
Joronen 7; Ankersen 6,5, Vavro 6, Bjelland 6, Boilesen 5,5 (dal 109’ Kvist sv); Skov 6,5, Falk 6 (dal 65’ Sotiriou 6), Zeca 6, Thomsen 6 (dal 79’ Gregus 5,5); Fischer 6,5 (dal 109’ Bengtsson), N'Doye 6. All. Solbakken 6.