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    Contratto Chiellini, Grassani a CM: 'Dimostra l'urgenza di un nuovo accordo collettivo'

    Contratto Chiellini, Grassani a CM: 'Dimostra l'urgenza di un nuovo accordo collettivo'

    • Gianluca Minchiotti

    Il rinnovo del contratto di Giorgio Chiellini con la Juventus fa discutere. Il difensore, prolungando fino al 2015 il suo accordo con il club bianconero, ha accettato gran parte delle richieste che i club stanno facendo all'Aic nell'ambito della trattativa per il rinnovo del contratto collettivo dei calciatori. Nel contratto di Chiellini è specificato, fra le altre cose, che il giocatore accetta sin d'ora di allenarsi anche separatamente dal gruppo, si impegna a non esercitare altre attività senza il preventivo consenso scritto, si impegna a sottoporsi alle cure e ai trattamenti sanitari primari che il club si obbliga a fornirgli (nel caso voglia avvalersi di altri professionisti, dovrà dimostrarne fama e reputazione).

    In merito al nuovo contratto fra la Juventus e Chiellini, questa si è espresso Leonardo Grosso, vicepresidente dell'Assocalciatori: "Il contratto firmato da Chiellini con la Juventus, per quanto ci riguarda, potrebbe anche saltare: noi pensiamo che non sia valido. Il parere della Corte di Giustizia del Coni sottolineava che i nuovi contratti dovevano far riferimento al vecchio accordo collettivo scaduto il 30 giugno scorso, e che comunque non potevano seguire schemi prestabiliti da una sola parte (o Lega o Aic). Mi pare, quindi, che siamo in piena deregulation", ha spiegato all'Ansa. In seguito, ai microfoni di Sky, Grosso ha rettificato le sue parole ("Allo stato delle cose il contratto di Chiellini può ritenersi valido"), ma è indubbio che il contratto del difensore bianconero costituisca un caso che alimenta il dibattito e la discussione sul nuovo contratto dei calciatori.

    Sull'argomento, Calciomercato.com ha chiesto un parere all'avvocato Mattia Grassani, noto esperto di diritto sportivo: "La deregulation non è di per sé causa dell'invalidità dell'accordo, specie se le clausole sono state negoziate di comune accordo fra i contraenti. Se manca il richiamo al vecchio accordo collettivo, il contratto di Chiellini non mi sembra costituisca un elemento di novità, in quanto già altri contratti non facevano richiamo al vecchio accordo collettivo, ma avevano una previsione di apertura e di automatica introduzione del nuovo stipulando accordo collettivo non ancora sottoscritto".

    Grassani prosegue: "Il calciatore introduce alcune previsioni che sono oggetto dell'attuale trattativa fra Figc, Lega di Serie A e Aic, clausole assolutamente nuove rispetto agli schemi contrattuali che sono circolati post 30 giugno 2010 e che nessuno ha mai introdotto, però di getto, come commento a caldo, non mi sembrano clausole che automaticamente possano determinare la nullità del contratto. Se sono clausole negoziate, condivise, sottoscritte dalle parti, va valutato con molta attenzione se gli effetti possano o non possano essere quelli della nullità dell'intero contratto. Io, su due piedi, non mi sento di assumere una posizione così netta come quella dell'avvocato Grosso. Oggi non c'è un accordo collettivo e quindi un nuovo contratto che venisse stipulato oggi potrebbe, in astratto, prevedere condizioni completamente nuove, tanto rispetto al vecchio accordo quanto rispetto al bozza del nuovo accordo".

    In conclusione chiediamo all'avvocato Grassani una sua previsione riguardo all'esito della trattativa per il rinnovo del contratto collettivo: "Al momento è un 1-X-2. La 'X' è lo stallo, la situazione attuale, che non può essere protratta a lungo, come dimostra anche il caso Chiellini. Una deregulation e una libertà di forme possono portare anche una totale perdita di controllo del sistema. Tutti i contratti potrebbero essere diversi uno dall'altro. La situazione diventerebbe caotica. La mia previsione, ma è anche un auspicio, è che si arrivi a breve una definizione".

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