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Conte, SOS a Marotta. La panchina non è di livello: o si svegliano o si compra
LE DICHIARAZIONI - “Alla ripresa, al prossimo ciclo, mi auguro e spero di poter contare su un maggior numero di giocatori. Perché magari quei calciatori che si sono dimostrati in ritardo hanno costretto gli altri a svolgere degli straordinari. Mi auguro di poter dividere meglio le energie al prossimo mini ciclo. Il nostro campionato passerà molto da questo, nel riuscire a coinvolgere tutti i calciatori della rosa affinché si possano ripartire bene le energie in modo che i calciatori non debbano giocare troppe partite consecutive”.
QUELLI PIU' INDIETRO - Discorso condivisibile, giunto sicuramente a destinazione. In campo sono soprattutto i centrocampisti non titolari (Gagliardini, Vecino, Borja Valero), quelli che finora non l’hanno soddisfatto. Ma anche Lazaro, pagato oltre 20 milioni e finora utilizzato col contagocce perché tatticamente acerbo. Conte ha tirato ad ognuno di loro uno scappellotto, una sveglia che non è un ultimatum ma che comunque manifesta un malcontento dell’allenatore, che inizia a spazientirsi.
SOS MERCATO - In secondo luogo il discorso si estende agli uomini mercato, Ausilio e Marotta. Perché se i calciatori sopra citati non cambieranno marcia, l’Inter sarà costretta ad intervenire nel mercato di gennaio. Le ambizioni di Conte sono elevate e il lavoro impostato dal tecnico salentino ha dimostrato che questa squadra può infastidire la Juventus. Sarebbe un peccato dover tirare i remi in barca per la scarsa qualità della panchina, la stessa risultata fatale a Barcellona. Conte si augura di risolvere il problema ricevendo le opportune risposte dai calciatori che ha a disposizione, ma non dovesse riuscirci, sarà necessario trovare altre soluzioni. E di sicuro il tecnico italiano, per questo tipo di cose, non ama ragiona a lungo termine.