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Conte-Skomina, che bagarre: 'Non ti sopporto più'. E c'è un gesto che il tecnico nerazzurro non ha gradito
Antonio Conte lo aveva lasciato intendere col duro sfogo nel postpartita del Camp Nou, prima davanti alle telecamere di Sky Sport, poi in conferenza: con l'arbitro sloveno Skomina, protagonista di alcune decisioni controverse, non è stata una serata all'insegna della serenità. E che si arricchisce di gustosi particolari, quelli rivelati dal quotidiano La Repubblica. “Non ti sopporto più”, le parole rivolte al termine del primo tempo dal direttore di gara all'allenatore dell'Inter a causa delle continue proteste rivolte verso il suo operato. Mentre nella ripresa, in occasione del cartellino giallo comminato a Conte, Skomina ha mostrato la patch Uefa con la scritta “Respect”, un gesto che non è andato per niente più al tecnico.
“Sono un po' amareggiato. Ho visto situazioni indirizzate non nella giusta maniera. Rigore? Il riferimento è a tante cose, è una sensazione che abbiamo avuto sin dall'inizio in panchina. L'arbitro mi ha ammonito dicendomi che alla prossima mi avrebbe mandato via. C'è scritto rispetto sulla maglia, anche loro devono avere rispetto di chi viene qui e gioca a calcio provando a far meglio dell'altra squadra. Il rispetto dev'essere reciproco”, aveva dichiarato Conte nella serata di mercoledì. Un botta e risposta che ha reso particolarmente piccante la sfida di Champions tra nerazzurri e blaugrana e che lascia la sensazione che in Viale della Liberazione la questione non venga considerata chiusa.
“Sono un po' amareggiato. Ho visto situazioni indirizzate non nella giusta maniera. Rigore? Il riferimento è a tante cose, è una sensazione che abbiamo avuto sin dall'inizio in panchina. L'arbitro mi ha ammonito dicendomi che alla prossima mi avrebbe mandato via. C'è scritto rispetto sulla maglia, anche loro devono avere rispetto di chi viene qui e gioca a calcio provando a far meglio dell'altra squadra. Il rispetto dev'essere reciproco”, aveva dichiarato Conte nella serata di mercoledì. Un botta e risposta che ha reso particolarmente piccante la sfida di Champions tra nerazzurri e blaugrana e che lascia la sensazione che in Viale della Liberazione la questione non venga considerata chiusa.