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    Nazionale, Conte: 'Resto, ma alle mie condizioni'

    Nazionale, Conte: 'Resto, ma alle mie condizioni'

    Antonio Conte allontana l'addio alla Nazionale. Il ct dell'Italia ha dichiarato in un'intervista al quotidiano La Repubblica: "Resto al mio posto fino all'Europeo 2016. Non c'è mai stato questo rischio, sono responsabile, soprattutto nei momenti difficili, e questo è uno di quei momenti. Per colmare il gap con le altre nazionali, devo poter lavorare come un allenatore, non posso essere un semplice selezionatore. Altrimenti al mio posto sarebbe bastato chiunque altro, anche meno costoso". 

    LE MOTIVAZIONI - "Ho accettato anche perché volevo essere il primo ct meridionale. Non sono pentito, ma non amo la diplomazia". 

    CASO STAGE - "I capricci ho smesso di farli da bambino. Se la Serie A portasse squadre in finale di Champions League, sarei contentissimo così". 

    RAPPORTO COI CLUB - "La collaborazione deve essere reciproca, io ho mostrato grande disponibilità e ne aspetto altrettanta. Mi aspettavo e mi aspetto maggiore collaborazione da parte dei club". 

    IL TIKITAKA - "Per scimmiottare il tikitaka spagnolo trascuriamo il nostro dna, fatto di sacrificio e cultura del lavoro". 

    IL CONFRONTO - "Molti paesi in Europa ormai ci stanno davanti. In questo momento siamo in seconda o terza fascia. Non dobbiamo rinunciare all'ambizione, ma neppure possiamo mettere la testa sotto la sabbia e dimenticare le difficoltà in cui ci troviamo. I proclami sono facili. Non abbiamo toccato il fondo, si può ancora peggiorare". 

    LE RICHIESTE - "Per gli Europei la stagione deve finire il 15 maggio (si decide oggi al Consiglio di Lega). Ma si deve spalmare la Coppa Italia con una gara al giorno?". 

    CASO SCOMMESSE - "Sono le stesse cose da 4 anni: ho già pagato. Questa vicenda mi ha fatto molto male sotto tutti i punti di vista". 

    CODICE ETICO - "Ne ho uno anch'io, anche il più grande calciatore è soggetto alle regole dello spogliatoio: ne perdi uno, ne trovi 30". 

    CALCIO E SCUOLA - "Lo sport a scuola è fondamentale, ma le ore di educazione fisica oggi vengono utilizzate per fare altro e non è bello". 

    VAZQUEZ - "Mi sono piaciute le sue dichiarazioni: l'oriundo non deve considare l'Italia come un ripiego, non siamo il deposito rifiuti di nessuno. Lui ha dato massima disponibilità e lo stiamo seguendo". 
     


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