Fabio Capello non è più il ct dell'Inghilterra da meno di 48 ore e già sul suo futuro si fanno svariate ipotesi. Fra le tante voci che circolano in queste ore, c'è anche quella che vorrebbe il ritorno di Capello alla Juventus con un incarico dirigenziale. La voce è stata avvalorata anche da un parere eccellente, quello dell'ex bomber bianconero Gianluca Vialli: "Il futuro di Capello? Non mi stupirei se la Juventus gli offrisse un ruolo da dirigente".

Non crediamo, però, che la Juventus commetterà un errore del genere. L'esperienza di Capello farebbe certamente comodo a qualsiasi società, e la sua presenza all'interno del club potrebbe fare da catalizzatore all'arrivo di nomi importanti dall'estero. Ma il prezzo da pagare sarebbe troppo alto. In primis, potrebbe essere minata la coesione che Andrea Agnelli è riuscito a creare all'interno della società, con ruoli definiti e ben delimitati, che hanno ridato al club una ritrovata unità e coesione, dopo gli anni ballerini del primo post Calciopoli.

Ma a fare le spese di un eventuale arrivo di Capello potrebbe essere soprattutto Antonio Conte. Ricordiamo tutti quanto accadde a inizio 2009 a Claudio Ranieri e, poi, nella stagione 2009-10, a Ciro Ferrara. Bastarono le voci relative a un ritorno a Torino di Marcello Lippi come dirigente (dopo Sudafrica 2010) a condizionare pesantamente la loro posizione sulla panchina bianconera. Ad Antonio Conte, forte dei risultati ottenuti finora, le voci relative a Capello non dovrebbero dare fastidio, ma un arrivo vero e proprio del tecnico di Pieris nel board dirigenziale della Juve potrebbe rappresentare un problema per l'allenatore salentino. Alle prime sconfitte, infatti, ci immaginiamo già i titoli: Capello pronto a tornare in panchina! E' per questo che non crediamo che la Juve possa commettere un errore simile.