Napoli, Conte: "Inter favorita, Marotta può dire quel che vuole. Se non vince lo Scudetto non sarà molto contento"
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LA COPPA ITALIA - "Il nostro obiettivo è costruire qualcosa, crescere. Questo è l'obiettivo. Per farlo c'è bisogno di giocare quanto più possibile. Quest'anno per alcuni aspetti è penalizzante per alcuni calciatori, dato che abbiamo solo il campionato e poi la Coppa Italia. Dove ha giocato contro il Modena la formazione base perché era la prima in assoluto e contro il Palermo abbiamo avuto la possibilità di dare spazio a calciatori che magari ne avevano avuto di meno fino a quel momento. Domani avremo un'altra opportunità chiara per testare un po' la crescita da parte di tutti quanti. È importante prepararci bene perché andare avanti in Coppa Italia significa avere più spazio e possibilità per dimostrare che si stanno facendo miglioramenti. È importante per i calciatori, per il club. Anche per me. Finora siamo stati bravi e fortunati a non avere infortuni. C'è stato quello di Mazzocchi, la prima domenica contro il Verona uno traumatico. È un momento importante per fare valutazioni, lo è per i calciatori. Affrontiamo la gara con impegno e determinazione".
CONTENTO SE... - "Sarò contento a fine anno se mi renderò conto che abbiamo posto delle basi per essere ambiziosi. Sarò felice in quel caso. Dobbiamo andare oltre il risultato e la posizione in classifica, altrimenti una vittoria può diventare effimera e fuorviante. Io sarò contento se capirò se abbiamo messo le basi per ambire a stare lì, a lottare sistematicamente per qualcosa di importante".
SCUDETTO E INTER - "Marotta dice che siamo favoriti per la vittoria dello scudetto? Il direttore può dire quello che vuole. Conoscendolo non penso che a fine anno se non dovesse vincere l'Inter lui sarebbe contento e considererebbe la stagione buona. Ognuno poi deve recitare la sua parte, dall'interno qualcuno può spingerlo a dirlo. Stiamo parlando di una squadra che ha due squadre e tre quarti, quindi parliamo del nulla cosmico. Si concentrano tanto su di noi e non vedono chi può creargli veramente fastidio".
OBIETTIVI - "Ogni club, ogni allenatore inizia l'anno con degli obiettivi. Poi possiamo dichiarare ciò che vogliamo. Internamente poi si sa se gli obiettivi sono stati raggiunti. Capisco il gioco dello scaricabarile. Poi c'è un dato di fatto e noi dobbiamo rispondere al nostro club, all'obiettivo posto qui. Ognuno di noi sa il reale obiettivo. Il presidente l'ha detto anche ad inizio anno. Questo giochino piace più a voi. Portiamo a casa quello che ci è stato chiesto. Per questo ho detto che non penso assolutamente che se non dovessero vincere lo scudetto il direttore sarebbe contento".
CAMBI E ALTERNATIVE - "Per noi la partita più importante sarà quella in Coppa Italia contro la Lazio. Farò comunque delle scelte perché ci sono tanti calciatori nella rosa. Il buon inizio di campionato non deve essere dato solo ai 12-13 giocatori, ma suddiviso nell'intera rosa. A chi ha giocato, chi di meno, chi non ha giocato e ha tenuto alto il livello negli allenamenti. Io sono un allenatore che se dice una cosa la pensa veramente. C'è la possibilità di testare e per noi è troppo importante vedere la crescita di tutto il gruppo per capire nell'eventualità di qualche infortunio se siamo ben attrezzati fino alla fine o se c'è da guardci un attimo. È troppo importante. Spazio a calciatori che hanno dimostrato di meritarlo. Poi mi auguro, e ne sono sicuro, che ci sia una grande risposta, come accaduto contro il Palermo. Ricordiamo che con la squadra titolare contro il Modena abbiamo vinto ai rigori. Non andiamo dietro a cose ipotetiche. Lotteremo con tutte le forze per andare avanti in una competizione che mi dà comunque l'opportunità di dare spazio a chi spazio ne meriterebbe ma per tante cose non ne ha trovato. Abbiamo bisogno di risposte tutti e mancano 2/3 di campionato".
ESAME LAZIO – “Non sarà un esame per nessuno contro la Lazio, non bisogna essere spietati. Farò giocare calciatori meritevoli di quest’opportunità. Dall’inizio, da Dimaro a oggi ho visto una crescita notevole da parte di tutti gli elementi. E gliel’ho anche detto. Poi alle chiacchiere dobbiamo far corrispondere i fatti. Perché mi dici che miglioro e poi quando c’è l’opportunità non mi fai giocare mai. Dobbiamo essere credibili. Io mi sono espresso come in passato dicendo di essere soddisfatto del miglioramento. Perché la crescita del singolo è troppo importante per noi. Non è un esame per niente e nessuno, sarà la possibilità per tutti per dirmi ‘Oh, io ci sono’. Lavoriamo non giocando competizioni europee e abbiamo il vantaggio di giocare una sola volta a settimana, ma al tempo stesso è stata allestita una rosa per giocare solo il campionato e la Coppa Italia fin dove arriveremo”.
RASPADORI – “Jack ho già detto in passato in quale posizione lo sto provando. Per noi è un giocatore importante e uno di quelli che meriterebbe più spazio. Fa parte di quei 13-14 giocatori che dall’inizio ha giocato di più. È intelligente, stiamo provando cose con lui e mi aspetto conferme anche giovedì. Lui ci alza qualità nel palleggio, nelle conclusioni in porta. Ho la necessità impellente di vedere Jack dall’inizio lui, come tanti altri. Proprio perché stiamo provando e servono verifiche, altrimenti resta teoria. Avevo pensato di organizzare amichevoli internazionali durante la settimana. È difficile ma sarebbe necessario e importante”.
AUTOMATISMI DEGLI ALTRI – “Gli automatismi ci sono, sono rodati, ci alleniamo da 5 mesi con una squadra cosiddetta titolare e un’altra che scalpita. Quindi non sono per niente preoccupato a livello di automatismi. Col Palermo si è visto. Bisogna capire qual è l’obiettivo principale, al Napoli serve capire bene bene bene, al di là della singola partita, se siamo sulla strada giusta e non dobbiamo perdere l’umiltà. Dobbiamo capire che siamo in costruzione. Umiltà, piedi a terra sacrificio e voglia di fare le cose bene e non per aprire bocca e sparare fesserie”.
VINCERE - “Voi parlate di vincere molto facilmente qua, eh. È un’usanza. Vinciamo la Champions League, il campionato, vinciamo, vinciamo. Bisogna costruire le vittorie altrimenti non vai da nessuna parte. L’obiettivo è costruire qualcosa di solito per avere. Un gruppo con l’ambizione realistica di stare lì con le altre. Non da sognatori. Il sogno non lo tolgo a nessuno, però poi c’è la realtà che dice che c’è una costruzione in atto in cui dobbiamo fare qualcosa che duri e dia gioia e felicità all’ambiente. Vedo anche che l’ambiente a volte non è compatto, altra difficoltà. Si parla di vincere campionato e Champions League come bere un bicchiere d’acqua. Io rispetto ma voi rispettate chi lavora e chi ha un minimo d’esperienza per costruire cose durature. Era meglio non facessi questa conferenza oggi”.
CRESCITA – “Sono il primo a parlare di miglioramenti perché con il lavoro si cresce di livello. Più di lavorare noi non possiamo. Rimango fermo sulle mie idee che sono lavoro, lavoro e lavoro. Lavoro, costruzione di qualcosa di ambizioso e importante. Non che dall’oggi al domani vai a vincere”.
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Giuda, infingardo, falso.....