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    Conte medita l'addio, furioso con la Juve

    Conte medita l'addio, furioso con la Juve

    La farsa legata all'infortunio di Marchisio (per i medici azzurri è lesione al crociato, gli esami della Juventus lo escludono) riapre il caso sul futuro di Antonio Conte. Il ct è furioso con John Elkann ("Non mi piace questo mettermi il passato contro") e ripensa al divorzio dalla Nazionale: "Ora penso alla Bulgaria, poi si vedrà". 

    'POLEMICA PERENNE' - Come scrive La Gazzetta dello Sport, Conte è gelido, laconico e colmo di rabbia, tant'è che in tv quasi fugge dai microfoni di Sky per non gonfiare le polemiche e ha addirittura uno screzio con la Rai sui temi chiave. Gli chiedono: "È un’assenza che peserà più alla Juve o alla Nazionale?". Lui si alza e se ne va. Le parole che partorisce a fine corsa, però, sono chiare: "Non sono infastidito dalle polemiche, va bene così", risponde gelido. "Non c'è altro da spiegare, il mio stato d'animo è normale. A me dà fastidio solo chi cerca di mettermi il passato contro. Elkann? Non me le aveva mai fatte queste domande quando ero alla Juve... I miei hanno lavorato bene, non sodo. Non mi piace quello che si sta creando intorno a me, non mi piace questo volermi mettere contro il passato. Non mi piace assolutamente. Io sono nella polemica perenne. Il mio futuro? Adesso penso alla Bulgaria, poi si vedrà". 

    PARLA TAVECCHIO - Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio difende il 'suo' allenatore: "Per un incidente sfortunato si monta un caso che turba la Nazionale, Antonio Conte è un grande professionista che lavora per il bene di tutta l'Italia calcistica". 
     


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