VIDEO Conte: 'Il Milan si è fermato da solo. Noi come il Verona di Bagnoli'
Alla vigilia del match con il Lecce, in conferenza stampa parla Antonio Conte, tecnico della Juventus.
Sul match con i salentini: "Ho imparato nel tempo a gestire e scindere le emozioni. Incontriamo il Lecce che ha un obiettivo importante, la salvezza. Noi per qualcosa di magico. Sarà una sfida importante tra due squadre con grandissime motivazioni. Dobbiamo pensare a noi come dico sempre. Non abbiamo nulla in mano se non la 'card' della Champions e la finale di Coppa Italia. Aspettiamo prima di parlare, mi hanno insegnato che prima si vince e poi si parla. Il Lecce fece perdere uno scudetto alla Roma? In quella partita il Lecce era già retrocesso e mancava solo una partita. Come vedete c'è la storia a farci tenere le antenne dritte perché nessuna partita è scontata".
Sulle condizioni della squadra: "Pepe ha lavorato a parte ieri, ha la caviglia ancora gonfia. Vuole esserci però il campionato non finisce domani calcolando anche la Coppa Italia. Del Piero ha recuperato, Quagliarella sta benino. Farò le valutazioni ascoltando anche i giocatori".
Sul futuro di Del Piero e Borriello: "Alex è un giocatore straordinario sotto tutti i punti di vista. Pensiamo però al presente che è più importante del resto. Rispondo come per Del Piero, pensiamo al presente. Anche perché se dovessimo vincere penso che questo sia uno scudetto paragonabile a quello del Verona. Non dimentichiamoci da dove arriviamo, cerchiamo di fare qualcosa di "super" straordinario come fece la squadra di Bagnoli. Non perdiamo di vista l'obiettivo che era insperato ad inizio campionato. Tutte le altre cose sono secondarie, le affronteremo nel momento giusto".
Infine, sul Milan: "Il gol fantasma di Muntari? Problemi di Allegri se ne parla ancora. Parlerò delle differenze tra Juve e Milan a fine campionato, tirando fuori qualche chicca. Una chicchetta posso darvela ora: dopo il confronto diretto siamo arrivati a giocarci le partite a meno sette dal Milan, non ci siamo messi a frenare la corsa dei rossoneri. Avevano sette punti di vantaggio, sono loro che si sono fermati".