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Conte e quel giorno a Bari: 'Mourinho in confronto a te è Platinette' VIDEO
La Puglia, casa tua. Bari, almeno inizialmente, un po' meno per te leccese purosangue ma rinnegato dal tuo popolo per quel gol con la Juve con tanto di esultanza...si sa, però, le vittorie ti consegnano le chiavi di casa, città, macchina e tutto quello che possono aprire. La vittoria, in sintesi, è il passe-partout per entrare nel cuore dei tifosi. E nel cuore dei Galletti c'è entrato: prima la salvezza a stagione in corso, poi quella promozione, quel calcio offensivo, quel 4-2-4 che ricordano ancora tutti. Tanto che, in un allenamento pomeridiano, un barese estasiato dalla magia contiana, sentenzia: "Bello Antonio mio, bello. Mourinho in confronto a te sai chi è? Platinette! Platinette in confronto a te Antoniocò". Chi lo avrebbe detto che...
LA SFIDA - Domani, alle 15.05, a Old Trafford, il Teatro dei Sogni, andrà in scena la sfida tra Manchester United e Chelsea. Non interessa l'ennesima sfida da ex di Mourinho, neanche quel Matic di rosso vestito che l'anno scorso ha fatto la fortuna dei Blues. No, no. La classifica? Relativamente, anche se con una vittoria il Chelsea si porterebbe al terzo posto con lo United. E allora? Basta girarci attorno, dai: la sfida di Manchester è solo ed esclusivamente José Mourinho contro Antonio Conte.
CHE FRECCIATE! - "Pagliaccio", "demente senile". Iniziò tutto così, inizio con un attacco, indiretto, di Mourinho e uno, invece, direttissimo di Antonio Conte. Poi, dentro, ci è entrato di tutto, come nel più triste dei cinepanettoni di De Laurentiis, scaduti ormai da tempo: il calcioscommesse, il parrucchino, "piccolo uomo", "ha iniziato lui", Le Iene, la promessa di un faccia a faccia nel tunnel della casa dello United. Di tutto e di più, fino ad arrivare alle conferenze stampa di oggi: "questa storia non interessa a nessuno" il pensiero di entrambi. Eh no, vi sbagliate miei cari: interessa a tutti, eccome se interessa. Mourinho vs Conte, un ex Inter contro un ex juve, lo Special One contro Antoniocò. E l'urlo di quel tifoso, a quasi 10 anni di distanza, rimbomba nelle nostre orecchie più prepotente che mai.