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Conte e Mourinho decidono il futuro di Godin e Vertonghen: altro affare in vista tra Inter e Tottenham
Inter e Tottenham, un connubio che sul mercato potrebbe presto tornare d'attualità dopo l'operazione Eriksen dello scorso gennaio. Jan Vertonghen da una parte, Diego Godin dall'altra sono i nomi sui quali i due club potrebbero tornare presto a parlarsi, in vista di un'estate che si preannuncia lunga sia sul fronte agonistico - se arriverà il via libera alla ripresa di campionati e competizioni europee - e delle trattative.
SFIDA CON L'AJAX - Due giocatori in scadenza di contratto, due esempi di usato sicuro che stanno però esaurendo le rispettive esperienze in Inghilterra e in Italia. Il centrale belga classe '87 è al Tottenham dal 2012 ed è sempre stato un punto fermo, almeno fino all'arrivo in panchina di José Mourinho che - anche in virtù della situazione contrattuale del belga - ha fatto altre scelte tecniche. Titolare 18 volte in Premier, appena 3 in Champions, Vertonghen dovrà prendere presto una decisione sull'ultimo contratto della sua carriera. In questo momento è diviso tra l'idea di chiudere all'Ajax, la squadra che lo ha cresciuto e gli ha garantito visibilità, e l'ipotesi di confrontarsi in un altro grande campionato, agli ordini di Antonio Conte. Un uomo di esperienza e personalità per favorire la crescita dei giovani Skriniar, Bastoni e magari Kumbulla.
GODIN E MOURINHO - A fargli spazio sarebbe inevitabilmente Godin, giocatore di indiscusso valore e carisma che non è però riuscito ad adattare le sue caratteristiche al sistema difensivo a 3 imposto dal tecnico leccese, con cui il feeling non è mai esploso. Arrivato a parametro zero dall'Atletico Madrid, ma col fardello di un triennale a 6 milioni netti a stagione e la commissione pagata al suo agente, l'uruguaiano non esclude l'ipotesi di trasferirsi in Premier e di tornare a giocare in una difesa a 4 con un allenatore come Mourinho. L'idea di uno scambio, non alla pari, potrebbe solleticare la fantasia di Inter e Tottenham, pronte a tornare a parlarsi dopo l'affare Eriksen.