La Juve vola a Berlino, il sogno è diventato realtà. Per alzare la Champions League bisogna superare un ultimo (grosso) ostacolo: il Barcellona di Messi, Suarez e Neymar. Ma in casa bianconera è già tempo di rivincite. 

CONTE HA SBAGLIATO I CONTI - La prima nei confronti di Antonio Conte. Che ha sbattuto la porta, pensando (male) di non poter fare meglio in Europa. Prima di divorziare, l'attuale ct dell'Italia aveva usato una metafora per spiegare le difficoltà a competere con gli altri grandi club europei: "Non puoi sederti al ristorante da 100 euro con 10 euro in tasca". Andando ancora più indietro nel tempo, più precisamente il 14 dicembre 2013, lo stesso Conte sentenziò: "In Europa ci sono squadre economicamente irraggiungibili, per me sarà molto dura vedere una squadra italiana in finale di Champions League da qui a tanti anni a venire". Il suo erede Allegri lo ha subito smentito, prendendosi a sua volta una bella rivincita nei confronti di chi lo aveva denigrato al Milan prima e al momento del suo arrivo a Torino poi. 

'MORATAZO' - Applausi anche per gli uomini mercato bianconeri. L'anno scorso qualcuno criticò Marotta e Paratici per la scelta di vendere un italiano capocannoniere della Serie A (Ciro Immobile) per puntare su un giovane attaccante spagnolo. A suon di gol Alvaro Morata ha dato ragione alla Juventus, che ora teme di perderlo, visto che dal giugno 2016 il Real Madrid potrà riprenderselo per una trentina di milioni grazie al diritto di 'recompra'. 

Quanto sa essere crudele il futbol. #RealJuve, la notte di Alvaro #Morata pic.twitter.com/MJYZMp9OfJ

— Matteo Palmigiano (@palmi14) 13 Maggio 2015

Ve lo ricordate il giornalista spagnolo @As_TomasRoncero che esultò al sorteggio 'favorevole' del Real? https://t.co/e4KkRucFph

— FedeleAmico™ (@FedeleAmico) 14 Maggio 2015