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Conte da Agnelli: ecco cosa chiede per restare. Cinque nomi per la panchina della Juve
COMPROMESSO - La Juve è d'accordo di alzare ulteriomente l'asticella migliorando la qualità del gruppo nel suo insieme, ma nel frattempo non può stoppare il processo di crescita che col tempo porterà all'autofinanziamento: comprare sì, ma senza fare follie oppure pochi ritocchi, ma buoni o ancora miglioramenti, non ribaltamenti o rivoluzioni. Nell'attesa di un compromesso, Conte si gode questa Juve da record storici. Il popolo bianconero non vuole neppure pensare a un cambio in panchina.
RIVOLUZIONE O ADDIO - Secondo la Gazzetta dello Sport, Antonio Conte ha chiuso un ciclo e ora è a un bivio: per restare vuole pazienza e giovani talenti con un cambio radicale della rosa. Il tecnico accetterebbe solo un nuovo progetto triennale con ampio respiro internazionale, senza l'obbligo di rivincere subito. Conte non pretende a tutti i costi una squadra da Champions, sa bene che servirebbero non meno di 100-120 milioni per provare ad attaccare le attuali corazzate: cosa impossibile.
SACRIFICI IN USCITA - La rivoluzione sul mercato passa anche dal sacrificio di una decina di giocatori: in uscita, oltre al pezzo pregiato Pogba, può essere ceduto anche uno fra Bonucci e Llorente, che hanno ricevuto diverse offerte. Poi sulla lista dei partenti ci sono i vari Peluso, Padoin, Isla, Giovinco, Quagliarella, Vucinic e Osvaldo.
POSSIBILI EREDI - Al momento la Juventus non pensa al divorzio con Conte, ma per l'eventuale successione ci sarebbero in pole position gli allenatori italiani Luciano Spalletti, Roberto Mancini e a ruota Massimiliano Allegri, mentre secondo il Corriere dello Sport i sogni stranieri sono il tedesco Jurgen Klopp del Borussia Dortmund e l'argentino Diego Pablo Simeone dell'Atletico Madrid.