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Juvemania: Conte, come la mettiamo col contratto?
LE PAROLE DI CONTE - Rileggiamo le parole pronunciate ieri da Conte in conferenza stampa: "Ho parlato con tutti, con il presidente, con il direttore, ho un po' esternato tutti i miei pensieri, sotto tutti i punti di vista, quindi non è che la società sia stata colta impreparata dai miei pensieri. Hanno avuto tutto il tempo per metabolizzare quello che io tenevo a dire, magari avremo anche tempo in questi giorni, ancora di più, per continuare a rimarcare ancora questi pensieri e poi in maniera molto molto serena, molto tranquilla... perchè c'è ancora Andrea Agnelli, la sua famiglia, la proprietà, con il direttore Marotta, Paratici, con tutti... sono stati tre anni fantastici e straordinari.... saremmo amici sempre, a prescindere che Antonio alleni l'anno prossimo ancora la Juventus o Antonio scelga altre strade. Rimarrà sempre grande stima e grande affetto, però, ripeto, qualsiasi cosa sarà fatta sempre con grande affetto e con grande stima nei confronti dei tifosi, della società, dei miei calciatori, perchè sono stati tre anni bellissimi, incredibili e non potrebbe essere altrimenti".
UN CONTRATTO FINO AL 2015: NON CONTA NIENTE? - Di fronte a queste parole, è legittima una domanda: Conte è davvero così sicuro che, nel caso in cui annunciasse davvero alla dirigenza della Juventus di volersene andare, dall'altra parte troverebbe solo affetto, stima e comprensione? Certo, dopo tre anni fantastici, troverebbe anche quelli. Ma forse potrebbe anche trovare qualcuno che gli ricordi che ha un contratto fino al 2015, liberamente sottoscritto, senza clausola rescissoria. Un muro contro muro fra chi è andato d'amore e d'accordo per tre anni, con pochissimi screzi, è difficilmente ipotizzabile, ma forse Conte la fa un po' troppo facile...
