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Coni contro Sport e Salute, Malagò a Sabelli: 'Abbiamo una dignità, si cerchi un'altra sede!'
Con il cambio di scena a livello politico, cambia lo scenario anche intorno. Ora toccherà a Spadafora, nuovo responsabile dello sport del governo, gestire il tutto. "Non c'è nessuna collaborazione tra Coni e Sport e Salute. Io credo di andare d'accordo anche con i muri, se rispetti me e l'istituzione che rappresento e dalla quale sono stato eletto. Se manchi di rispetto a me, manchi di rispetto al mondo dello sport" le parole di Malagò al termine della Giunta. "Se non firmavo il contratto di servizio con Sport e Salute, il Coni andava potenzialmente sotto commissariamento" le parole riportate da la Repubblica. Continua, poi, Malagò: "Chiederemo di cambiare il logo di Sport e Salute, non capisco perché devono usare un logo come il nostro. Faranno un altro logo, magari anche più bello. Non voglio usufruire dei biglietti di Sport e Salute, solo così possiamo dimostrare che il Coni ha dignità".
"Lo stadio si chiama Olimpico - tuona Malagò - una proprietà del Coni pagato per intero dal Coni. Tutto spesato dal Coni, soprattutto con una tribuna che si chiama Coni. Il fatto è talmente grave, anche perché i biglietti Sport e Salute non li vende e non li potrà mai vendere. Questo è talmente uno sgarbo al Coni che adesso atleti e tecnici sono ospiti delle società e per questo devo ringraziare Lotito, Fienga, Baldissoni e Sky che si sono comportate in modo ineccepibile". E' guerra.