Conference League, Roma favorita ma il Feyenoord è imbattuto. Mkhitaryan prova a lasciare il segno
Novanta minuti, e forse di più, per scrivere la storia. Roma e Feyenoord si affrontano domani sera all’Air Albania Stadium nella prima finale di Conference League della storia. Una formazione italiana può tornare ad alzare una coppa europea 11 anni dopo Madrid quando l’Inter del Triplete vinse la terza Champions League della sua storia. Il comune denominatore tra nerazzurri e giallorossi è il signore seduto in panchina, José Mourinho. Lo Special One si presenta a Tirana con un curriculum immacolato: quattro finale europee disputate, altrettante vittorie. La Roma, forte di questa base, parte così favorita, secondo gli esperti, a 2,40 contro il 3,00 del Feyenoord mentre si sale fino a 3,40 per il pareggio. Giallorossi leggermente avanti anche per la vittoria del trofeo offerto a 1,70 rispetto al 2,20 olandese. Non è da escludere l’ipotesi supplementari, in quota a 3,40, mentre una soluzione ai calci di rigore, come avvenuto in Europa League, si gioca a 6,25. Pellegrini e compagni però non dovranno sottovalutare il Feyenoord che non solo è imbattuto in questa edizione della Conference ma, al pari dello Special One, non ha mai perso una finale Uefa: una Champions League e due Europa League arricchiscono la bacheca della società di Rotterdam. È una sfida che viaggia sull’equilibrio e dove entrambe dovrebbero trovare la via del Goal, ipotesi offerta a 1,67. I dettagli potrebbero fare la differenza: un consulto del VAR da parte dell’arbitro è dato a 3,50 mentre un calcio di rigore con conseguente espulsione pagherebbe 9 volte la posta. Tammy Abraham sfida Cyriel Dessers. In palio, tra i due bomber, non c’è solo la coppa ma anche il titolo di capocannoniere del torneo: l’attaccante del Feyenoord comanda con 10 gol, quello della Roma è fermo a quota nove. La rete dell’inglese si gioca a 2,75 mentre si sale fino a 3,75 per il numero 33 biancorosso. In una finale tutti sognano di essere protagonisti ma c’è chi proverà ad esserlo nonostante non al meglio della condizione fisica, Henrikh Mkhitaryan. L’armeno stringerà i denti e cercherà di dare il contributo magari a gara in corso: un gol di Mkhitaryan che entra dalla panchina pagherebbe 12 volte la posta.