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Con o senza De Ligt, Demiral è sparito: per la Juve può partire anche a gennaio
L'EPISODIO CON LA TURCHIA - 90’ col Verona, prima dell’episodio che ha visto Demiral protagonista sì in campo, ma con la maglia della sua Turchia. Il difensore aveva esultato con il saluto militare durante le partite contro Albania e Francia, scatenando un’ondata di polemiche. Così il vice presidente della Juve, Pavel Nedved, aveva chiarito la posizione della società sull’episodio: “Ho parlato con Demiral, volevamo capire il suo pensiero e ognuno ha la sua libertà d’espressione. Aspettiamo che gli organi competenti valutino il caso e ci atterremo alle loro decisioni. Comunque, anche se il suo gesto è stato forte, non comporta nessuna violazione del codice etico”. Nessuna violazione, dunque, ma Demiral dalla sfida col Verona in poi non è più sceso in campo. Neanche quando mancava De Ligt, contro Lokomotiv Mosca e Genoa, Sarri ha scelto il turco classe 1997, preferendogli Rugani (mai impiegato prima).
LA SITUAZIONE - Demiral, partite con la Turchia a parte, è sparito da praticamente due mesi dunque tra le rotazioni della Juve. È molto considerato dal direttore sportivo Fabio Paratici, ma non fa parte della lista degli intoccabili. Ciò significa che può partire, in caso di offerta congrua, già nel mercato di gennaio visto che la Juventus ha necessità di fare cassa (ma non vuole assolutamente svenderlo). Chi vuole il turco deve mettere in preventivo un investimento di 40 milioni di euro, poco trattabili. Una valutazione importante, che al momento tiene a distanza il Milan; meno Arsenal e Atletico Madrid, che monitorano con attenzione la situazione. Demiral vuole giocare (non solo con la Turchia) e per questo a dicembre farà un punto con i suoi agenti e con la Juve: non vuole passare altri sei mesi da ultima scelta di Sarri.